Regolamentiamo: ecco che cosa si intende per “caricare un avversario”
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Data: 11/04/2016 -

Regolamentiamo: ecco che cosa si intende per “caricare un avversario”

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Iniziamo questo percorso intorno alle definizioni del regolamento del gioco del calcio con l’intento di portare un contributo di maggiore chiarezza e precisione intorno ai termini che sono utilizzati per definire le situazioni di gioco più svariate che possono capitare sui terreni di gioco e che al loro verificarsi chiamano l’arbitro ad assumere decisioni più o meno gravi dal punto di vista tecnico e disciplinare. Quanto riportato successivamente deve essere inteso come contributo di chiarezza all’interpretazione visiva che il direttore di gara dovrebbe dare al verificarsi dell’evento. Molte definizioni “particolari” sono riconducibili alla regola “FALLI E SCORRETTEZZE”, ma ritengo importante prima di ogni altra cosa chiarire, a termine di regolamento, cosa si intende per “caricare un avversario”. L’atto di caricare un avversario consiste nel tentativo di conquistare lo spazio usando il contatto fisico con il pallone a distanza di gioco senza fare uso di braccia o gomiti, ma ritengo che non siano da trascurare l’uso delle altre parti del corpo non menzionate come le gambe. L’atto di caricare un avversario può essere realizzato “spalla a spalla” (non al centro della schiena dell’avversario), tenendo conto delle differenze in altezza, peso, forza…; con il pallone a distanza di gioco e senza usare braccia o gomiti; con uno o entrambi i piedi a contatto con il suolo del terreno di gioco. Non è, invece, da considerarsi infrazione, un contatto non violento né pericoloso effettuato, spalla contro spalla, con un avversario che ha il pallone a distanza di gioco o che lo sta giocando. Caricare un avversario diventa un’infrazione punibile se l’azione è commessa con Negligenza, Imprudenza e Vigoria Sproporzionata. Dobbiamo intendere per “Negligenza” che il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che ha agito senza precauzione. Non c’è bisogno di sanzione disciplinare se un fallo è valutato come commesso con negligenza, ma solo di quello tecnico. Dobbiamo intendere per “Imprudenza” che il calciatore ha agito con totale noncuranza del pericolo o delle eventuali conseguenze per l’avversario. Un calciatore che gioca in una maniera imprudente deve essere ammonito ( provvedimento disciplinare) ma subire anche un provvedimento tecnico. Dobbiamo intendere con “Vigoria Sproporzionata” che il calciatore ha ecceduto di molto nell’uso della forza necessaria, correndo il pericolo di provocare un infortunio all’avversario. Un calciatore che usa vigoria sproporzionata deve essere espulso e subire naturalmente anche il provvedimento tecnico. Particolare attenzione deve prestare l’arbitro quando un calciatore per la contesa del pallone viene a contatto con il portiere avversario, che si trova nella propria area di porta. Infatti la contesa per il possesso del pallone è consentita a meno che un calciatore nel contrasto salta addosso al portiere, lo carica o lo spinge perché, in quel caso, deve essere punito.

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