L'anno perfetto per Cristiano Ronaldo. Champions League, Euro 2016 e quarto Pallone d'oro già virtualmente tra le mani. E' il momento giusto per parlare e raccontarsi, proprio come ha fatto il fuoriclasse di Funchal con La Gazzetta dello Sport.
"Non c’è nessun giocatore che mi somiglia" - attacca Ronaldo - "Nessun nuovo Cristiano Ronaldo. Io sono unico. Pallone d'oro? Non è un’ossessione, anche se questo premio scatena sempre tanti discorsi. Certo che voglio vincerlo, a chi non piacerebbe? Ma non dipende da me. E allora è inutile pensarci".
C'è spazio anche per la Juventus. I bianconeri sono tra i candidati a vincere la Champions? Ronaldo stima i bianconeri: "Sì, sono convinto che abbia tutte le carte in regola per farcela. Giocatori di primo livello e uno stadio che mi piace. Si vede che a Torino sanno lavorare bene sui calciatori. Penso a Zidane, che ora mi allena, ma anche a ciò che hanno fatto con Morata. Ho trovato Alvaro molto migliorato, più maturo".
Meglio Fernando Santos o Zidane? Cristiano ha fatto la sua scelta: "Euro 2016 è stata un trionfo inaspettato. È per questo che, quando da capitano dovrò votare per il Fifa Best Coach, opterò per Fernando Santos e non per Zidane. Entrambi hanno compiuto un’impresa incredibile, ma credo che la vittoria meno pronosticabile di questa stagione, la migliore della mia carriera, sia arrivata a Euro 2016. E aiuterà i giovani talenti del mio Paese come Renato Sanches, Bernardo Silva e Joao Mario a salire ancora di livello".
In chiusura d'intervista si parla di futuro. Più precisamente Ronaldo chiarisce cosa farà "da grande", una volta appese le preziose scarpette al chiodo: "Non lo so, non è imminente. Per ora mi sento solo bene , dopo quanto è accaduto in questi ultimi due giorni con Nike e col Real Madrid. Posso dirvi che ho intenzione di restare legato al mio club anche dopo il ritiro, ma per diventarne il tecnico bisogna studiare, come ha fatto Zizou".