Uno è un ragazzo francese di 25 anni. L'altro italiano. Romano, romanissimo. Classe '96. Gregoire Defrel e Lorenzo Pellegrini: i volti felici del Sassuolo in Europa sono i loro, anche in una serata dove il Rapid Vienna strappa via il sorriso negli ultimi minuti. Ma la bella prestazione di quei due c'è, resta. Si nota e si vede. Gregoire ha forza, esplosività. Punta, sfonda. Tiene palla, recupera. E segna il gol dell'1-0 che aveva lanciato gli emiliani. Lorenzo invece ha l'età di chi quasi andrebbe ancora a scuola. Giovanissimo, eppure da un anno emerge sempre ogni volta che Di Francesco - bravissimo a lanciare e credere nei suoi giovani talenti - lo lancia. Pellegrini si carica il centrocampo del Sassuolo con classe ed esperienza che sembra quasi un veterano. E poi è sua quella punizione che favorisce il 2-0 di Ragusa. Segnali positivi, sorrisi. Come quelli che chissà un giorno potrebbero arrivare di nuovo dal mercato. A Sassuolo si sta bene, piazza tranquilla che però sogna in grande. Ambiziosa la società, ambizioso l'allenatore. Programmazione, la parola chiave. Ma tanti club hanno aperto gli occhi, studiano. Osservano quei due gioielli in vetrina europea. A Liverpool sono pronti a un derby di mercato per Defrel: Reds ed Everton, più di qualche faro acceso sul francese. E Pellegrini? C'è la Roma sì, la sua Roma che può usufruire di un diritto di recompra fissato a 10 milioni di euro. Lì dove Lorenzo è cresciuto, maturato. Dove ha sofferto, lottato e dove è esploso. E poi ci sono Milan e Napoli che osservano alla finestra, che lo seguono con attenzione per sondarne il futuro. Un futuro che passa anche dall'Europa. Quella che gli emiliani vogliono tenersi, anche grazie a loro due. Defrel e Pellegrini, i volti felici del Sassuolo. Ieri sera, e non solo...
Data: 04/11/2016 -