Questo sito contribuisce all'audience di

Da Bellingham a Valverde e non solo: i talenti reinventati da Ancelotti

Da Bellingham a Valverde, passando per Camavinga e Insigne: il cambiamento tecnico-tattico dei calciatori sotto la guida dell’allenatore italiano

In un calcio moderno e in continua evoluzione, rinnovarsi non è mai semplice. Mettersi in discussione necessita di una grande onestà intellettuale soprattutto in contesti in cui l’obiettivo comune è la vittoria. Chiedete a Carlo Ancelotti

Nel corso della sua carriera, l’allenatore ha saputo reinventare il ruolo e la posizione di alcuni tra i calciatori più importanti in rosa. Esperimenti tecnico-tattici che hanno dato i loro frutti, soprattutto nel recente passato al Real Madrid.

 

ancelotti_real_madrid_getty_gpo.jpg

Il presente e il futuro dei blancos passa dai piedi di Bellingham

Partiamo dai dati. Nel corso della stagione 2022/2023, Bellingham ha messo a referto 14 gol e 7 assist. In questo avvio di campionato con il Real Madrid è già a quota 7 reti e 2 assist, tra Liga e UCL. Medie da prima punta: il motivo di questo upgrade? In Germania occupava la posizione di secondo centrale di centrocampo nel più classico dei 4-2-3-1 oppure, in un 4-3-3, era la mezzala.

Poi il trasferimento in Spagna: nuova squadra, nuova realtà e nuovo ruolo. Bellingham agisce da trequartista – a supporto della coppia Joselu-Vinicius Jr. – una posizione che gli permette di vedere con più frequenza la porta e calciare più volte nello specchio. Predestinato, non solo a parole.

 

bellingham-real-madrid-getty-gpo.jpg

Camavinga, il motore della fascia sinistra

Atipico. L’aggettivo per definire l’evoluzione tecnica voluta da Carlo Ancelotti. Necessità o voglia di sperimentare? Una cosa è certa, Camavinga fu acquistato dalla dirigenza madrilena per ricoprire il ruolo di “centrocampista del futuro”. Durante i mondiali in Qatar, il ct Deschamps decise di spostare sulla fascia sinistra Camavinga per un breve spezzone di partita.

A Valdebebas, Ancelotti e il suo staff rimasero positivamente colpiti dalle qualità difensive del ragazzo. Il 29 gennaio, contro la Real Sociedad, ecco l’esordio da terzino sinistro, l’inizio di un nuovo percorso per il classe 2002. Inizialmente non fu convinto dello spostamento forzato, oggi è un punto fermo negli undici titolari. Certezza e solidità.

 

vinicius-real-madrid-image.jpg

Il tuttocampista Valverde e l’efficacia di Vinicius jr.

Federico Valverde è garra e sacrificio. E’ duttilità e imprevedibilità. Considerato il naturale sostituto di Casemiro nel triangolo con Kross e Modric, El Pajarito si è confermato un giocatore totale. In mezzo al campo o defilato sulla fascia destra il risultato è sempre lo stesso. Ancelotti ha avuto il merito di credere in lui ponendogli grande fiducia. L’allenatore italiano è stato ripagato con prestazioni sopra la media e una stagione – la 2022/2023 – da protagonista. 

7, 5, 7, 21, 23. Non sono i numeri al Lotto ma rappresentano l’esponenziale aumento dei gol segnati da Vinicius Jr. in una singola stagione. Un exploit che coincide con il ritorno di Ancelotti al Real Madrid. Amante del dribbling e dello strappo in velocità sulla fascia, il brasiliano ha migliorato anche la pericolosità sotto porta merito dell’allenatore italiano che lo fa agire con maggiore libertà dietro la punta di riferimento: Benzema prima, Joselu oggi.

 

valverde_real_madrid_image.jpg

Il fantasista Insigne e l’equilibratore Hamsik

Perché limitarne la fantasia quando posso metterlo in condizione di avvicinarsi alla porta? Un’idea, quella di Ancelotti, provata in diverse occasioni e poi confermata dalle prestazioni e dai numeri anche a Napoli. Insigne passò dalla sua naturale fascia sinistra ad essere “compagno” di reparto di Milik o Mertens. Un ruolo che offrì spazio di manovra e inserimento ai centrocampisti e per lo stesso Lorenzo fu un modo per attaccare con più efficacia la porta avversaria, diventando imprevedibile sotto ogni punto di vista. 

 

insigne-napoli-image-min.jpg

Da un capitano all’altro. Marek Hamsik, durante i suoi ultimi mesi di permanenza a Napoli, ha ricoperto il ruolo di centrocampista centrale davanti alla difesa. Dopo una carriera tra inserimenti in area avversaria e giocate vicino alla porta, Hamsik è stato arretrato per cercare di sfruttare al meglio le sue verticalizzazioni e la sua qualità in mezzo al campo. Più palloni toccati e maggiore densità. Contenimento in fase difensiva, recupero del pallone e lanci lunghi ad innescare l’attacco. Sapersi rinnovare, il comune denominatore per i calciatori allenati da Ancelotti.