Mino Raiola non crede alla veridicità e alla serietà del premio più importante che qualsiasi calciatore possa desiderare per sé stesso: parliamo del Pallone d'Oro.
I criteri secondo cui viene assegnato questo premio, indetto da France Football, ultimamente ha sconcertato buona parte dell'opinione pubblica, che chiedeva a gran voce la vittoria di Lewandowski. Una vittoria richiesta anche dal potente procuratore italo-olandese, il quale ha, poi, rincarato la dose.
"Anche Zlatan avrebbe dovuto vincere il Pallone d'Oro"
Il riconoscimento doveva finire nelle mani dell'attaccante polacco, vero. Ma la mancanza di credibilità realtiva all'assegnazione di questo trofeo deriva soprattutto da una grave mancanza, sottolineata da Raiola: il mancato successo di Ibrahimović
"Non posso prendere sul serio il Pallone d'Oro. Secondo me, Lewandowski avrebbe dovuto vincere quest'anno. Ma anche Zlatan avrebbe dovuto vincere. La qualità non sempre prevale in una democrazia. Emozioni e sentimenti giocano un ruolo importante nella scelta. Chi mi piace e chi no."
"Erling, lascia stare"
Premio sminuito, insomma. Non solo agli occhi del pubblico, ma anche alle orecchie di un altro suo illustre assistito. Sì, perchè anche Erling Haaland ambisce a tale onorificenza. Raiola, però, lo diffida sempre dall'obiettivo:
"A volte penso: lasciamo perdere tutti questi prezzi, ma l'umanità ama questo e adorano anche gli Oscar. So da Erling che vuole davvero ottenere il Pallone d'Oro. Ma gli dico sempre: Erl, cerca di essere il meglio che puoi essere e non per vincere questo trofeo"