Chi è il giocatore più veloce di tutto il Manchester City? Non Sane, nemmeno Sterling. E il nome è quello che non t'aspetti: Rabbi Matondo.
Classe 2000, 18 anni e la possibilità di scegliere tra Galles, Inghilterra e Repubblica Democratica del Congo. Per lui però non ci sono dubbi: il suo futuro sarà con la maglia del Galles.
Nato a Liverpool, cresciuto a Cardiff (anche calcisticamente) e con un padre, Dada, congolese ed ex calciatore come lui.
"Finalmente tra i 'grandi'". Sei presenze con l'Under21 ed ora la prima occasione con la nazionale maggiore in vista dell'amichevole contro l'Albania. Tutto merito del ct Ryan Giggs.
"Sono felice e onorato di poter dire che sono gallese". Di ruolo attaccante, in Inghilterra c'è chi scrive che sui 20 metri è "una minaccia per le difese".
Un altro gioiello da un settore giovanile della Premier League che punta a conquistarsi il suo posto anche in nazionale. Caratteristica principale? La velocità. "Avevamo fatto un test fisico e ci hanno chiesto di fare, tra le varie cose, uno sprint di 20 metri. Ho scoperto così che il mio tempo era migliore di tutti i miei compagni dell'Academy ma poi è venuto fuori che era anche il più veloce di tutto il club!".
Nel Galles Under21 aveva già impressionato per questo motivo. "Ha un passo che non ho mai visto prima ad altri qui", parola dell'allenatore Rob Page.
Sulla corsia sinistra o al centro, queste le posizioni preferite ma è stato impiegato anche a destra. Lui, un destro a cui piace "tagliare verso l'interno".
Lasciare Cardiff non è stato facile, non tanto per lui, quanto per il club. Matondo era considerato il prospetto più interessante dai tempi di Aaron Ramsey (e parliamo della fine degli anni '90).
Derby City-United per lui, ma alla fine l'hanno spuntata i Citizens. Tu chiamala se vuoi... perseveranza. Seconda offerta, ecco il sì. Poi la sua visita a Manchester, sponda Blue: "Allora ho capito subito che era il posto giusto per me".
Un'opportunità colta (quasi) al volo, come si augura possa fare con il suo Galles, ispirandosi a... Mbappé.