L’Atalanta a giugno perderà Caldara, promesso sposo della Juventus. Poco male, perché il sostituto è già in casa: Gianluca Mancini, seconda presenza in Serie A con la maglia nerazzurra oggi contro il Chievo. Pubblico di Bergamo conquistato in pochi minuti, ottime le chiusure su Birsa e Meggiorini. Poi, ad un quarto d’ora dalla fine, il gol: da pochi passi mette dentro sugli sviluppi di un corner. Lo stadio esplode, l’arbitro annulla per fuorigioco. Interviene il Var, tutto regolare. E il sogno è realtà.
Tanti sacrifici per conquistare la fiducia di Gasperini. L’Atalanta lo ha preso un anno fa a titolo definitivo dal Perugia, lasciandolo in biancorosso per altri sei mesi prima di portarlo a Bergamo. Trovare spazio in mezzo a giganti come Caldara, Toloi, Masiello e Palomino non è semplice. Solo pochi minuti contro la Fiorentina, poi l’esordio da titolare poco fortunato con il Cagliari: una traversa e nerazzurri sconfitti in casa. Prestazioni convincenti, ma non basta.
La chiamata decisiva arriva oggi, con Gasperini in emergenza. Decisione semplice, Mancini titolare. Fiducia ripagata con un gol che vale tre punti fondamentali nella corsa all’Europa, visti i risultati di Sampdoria, Milan e Torino. “Un’emozione incredibile segnare in questo stadio”, ha detto a fine partita, “ancora più bello perché il gol è valso la vittoria”.
Le qualità ci sono e la sensazione è che possa entrare stabilmente tra i titolari dell’Atalanta. Il mese di febbraio sarà ricco di impegni, con i sedicesimi di Europa League e il ritorno della semifinale di Coppa Italia e ci sarà spazio per tutti. Anche per Mancini, che non vuole certo fermarsi qui: “Cerco di imparare dai miei compagni, ognuno ha le proprie caratteristiche, io cerco di prendere il meglio da ognuno di loro, hanno grande esperienza”.
I complimenti arrivano da tutte le parti, in tempi non sospetti Papu Gomez lo aveva definito come un giovane di grande prospettiva. A fine partita lo ha seguito Berisha: “Ha giocato un’ottima partita, sicuramente può crescere ancora perché ha grandi potenzialità. Trovando più spazio migliorerà”. L'ennesimo giovane nerazzurro lanciato nelle ultime due stagioni. Dopo Petagna, Conti, Caldara, Gagliardini e Spinazzola. Ora anche Mancini.
Un ragazzo semplice, come tanti altri, che ora sta vivendo un sogno chiamato Serie A. L’obiettivo è trovare più continuità, la possibilità di partire in prestito a gennaio è stata scartata: “Ho letto tante voci, ma sono contento di essere rimasto. Anche se gioco poco imparo tantissimo, a Bergamo si cresce tanto, ci alleniamo alla grande ogni settimana”. E Gasperini può stare tranquillo, il nuovo Caldara è già in casa.