La Premier League è ancora aperta. Merito del Manchester United che supera il Chelsea all’Old Trafford. Doveva essere Conte contro Mourinho è stato Rashford contro il Chelsea. Il giovane diciannovenne trascina i Red Devils con la sua forza fisica e la velocità. Come nel primo gol che spezza la partita dopo appena 7’, muovendosi alle spalle di David Luiz e rimanendo glaciale davanti a Begovic e diventando il terzo teenager per gol con la maglia dello United dietro a Rooney e Giggs.
Doveva essere la sfida tra i due allenatori, dopo le polemiche seguite alla prima vittoria del Chelsea in Premier League per 4 a 0, ma tra i due una sola stretta di mano a fine partita. Una sfida dalle panchine contraddistinta dalle assenze con Conte costretto a rinunciare a Courtois per un infortunio alla caviglia e a Marcos Alonso nel riscaldamento prima della partita. Mourinho sorprende lasciando in panchina Ibrahimovic a suo dire stanco dopo gli impegni in Europa.
L’altro protagonista è Ander Herrera, in negativo lo era stato nell’ultimo incontro tra le due squadre in Coppa di Lega rimediando un cartellino rosso. Oggi invece in positivo, prima con l’assist per Rashford, una verticalizzazione di venti metri che taglia in due la difesa del Chelsea e poi con il gol del definitivo 2 a 0 nel secondo tempo. Per l’allenatore di Setubal è il ventiduesimo risultato utile consecutivo e lo conquista a suo modo. Con il cinismo: due gol con i primi due tiri in porta della partita. Ora la Champions League è più vicina. Tra nove giorni il derby di Manchester, di nuovo Mourinho contro Guardiola, uno spareggio per l’Europa. Per il Chelsea è la seconda sconfitta in quattro partite ed ora il Tottenham ci crede arrivando a -4 in classifica. È una Pasqua amara per i Blues, la Premier League è di nuovo aperta o, come diceva Conte, chiusa non lo è stata mai.