Alex Telles ha trovato il "Porto" giusto. L'ex pupillo di Roberto Mancini sta riscattando un'annata nerazzura complicata e si è levato anche la soddisfazione di eliminare la Roma dalla Champions. Periodo di rinascita:
"Qui mi trovo benissimo" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Il club trasmette una filosofia vincente, si capisce perché ha avuto grandi giocatori. In Italia ci si allena in base all’avversario. Qui per fare meglio prima di tutto noi. È un calcio più veloce, più aperto. Champions? Abbiamo eliminato la Roma di Juan Jesus (amicizia nata nell'Inter), purtroppo non si può scegliere l’avversario, sapevamo che sarebbe stata durissima. All’andata, dopo il pareggio, ci era andata bene. Poi al ritorno le due espulsioni della Roma ci hanno aiutato, ma abbiamo fatto una grande partita perché segnare tre gol all’Olimpico non è mai facile".
Juventus e Napoli potrebbero essere le avversarie in caso di passaggio del turno: "Siamo pronti per una squadra italiana, nessuna paura. Chi mi manca dell'Inter? Felipe Melo e Juan Jesus, sono sempre stati miei amici, mi hanno aiutato all’Inter. L'anno scorso dopo l'andata c’è stato un blackout mentale. La A richiede una concentrazione continua. Se un compagno non tiene mentalmente, ne risente la squadra. E ti viene difficile anche il gesto più semplice. Abbiamo lavorato bene alla Pinetina. Ma la partita è un’altra cosa. Abbiamo perso la concentrazione, il ritmo. Penso proprio che non fossimo pronti per reggere la concentrazione tutto il campionato".
Telles azzurro? Perché no... : "Certo. Io sono brasiliano, ma con i bisnonni italiani mi sento italiano. Sono disponibile, però io devo pensare di fare bene il mio lavoro al Porto. Se faccio bene qui qualcosa può arrivare".