Da Bergamo a Napoli (col Sassuolo), quattro le vittorie consecutive dei Campioni d'inverno, oggi sul prato del Ferraris per continuare a guardare tutti dall'alto al basso e per gettarsi immediatamente alle spalle il ko (e le polemiche) di cinque giorni fa in Coppa Italia con l'Inter. Per la Sampdoria di Vincenzo Montella l'obiettivo è quello di ripartire e tornare a fare punti dopo il (brutto) passo falso del Braglia in casa del Carpi. Higuain non ha la febbre, Insigne ha scelto di non restare a casa ('ricetta' indicata nell'intervista rilasciata qualche giorno fa a Sky da Antonio Cassano, in risposta alla domanda su come si sarebbe potuto fermare questo Napoli): a marcare visita (forzata) è invece l'oggetto del desiderio del mercato estivo azzurro Roberto Soriano (squalificato), seconda da titolare dopo Modena per Joaquin Correa.
Luci accese a Marassi, lo spettacolo è pronto a incominciare e sul prato di Marassi è da subito a tinte azzurre. Il primo squillo della gara neanche a dirlo è firmato Gonzalo Higuain: due minuti e mezzo dal fischio d'inizio, lancio lungo di Reina e dormita dei centrali blucerchiati, palla che finisce (incredibilmente) alle stelle. L'appuntamento con il gol per il Pepita però è solamente rimandato, passano trecentosessanta secondi e questa volta l'attaccante non sbaglia: regalo (enorme) di Barreto, ventunesimo gol in altrettante partite per Gonzalo - Higuain, Gonzalo - Higuain, Gon-za-lo - Hi-gua-in scandisce il settore ospiti (e non solo) del Ferraris. Cinquantaseiesima gioia in novanta partite per il Pepita in Serie A e Napoli avanti, ragazzi di Sarri che dopo nemmeno dieci minuti trovano anche gol del raddoppio: pomeriggio letteralmente da dimenticare per Barreto (che stende Albiol in area), dal dischetto va Lorenzo Insigne. Palla all'angolino, due a zero Napoli e partita chiusa? A dire di no è il gol (il secondo dopo quello di Carpi) alla fine del primo tempo di Joaquin Correa: assist di Carbonero, velo di Eder e palla alle spalle di Reina.
È un'altra Sampdoria quella in campo dopo la rete dell'argentino, con Ricky Alvarez che un anno e mezzo dopo (da Chievo-Inter del maggio 2014) torna a calcare (al posto di Barreto) un campo di Serie A. Al sessantesimo però l'episodio che cambia ancora la gara: in soli sessanta secondi rosso (secondo giallo) a Cassani, Doria in dieci e Napoli che trova il gol del tre a uno con una splendida invenzione di Marek Hamsík. Game Over al Ferraris? Neanche a pensarlo, l'undicesima esultanza di Martins Eder (gol di testa su calcio d'angolo) dice di no, la Sampdoria in dieci non molla. L'esordio per Dodó al posto di Cassano, Ivan per Correa le mosse di Montella; Ghoulam per Strinic, Mertens per Insigne ed El Kaddouri per Callejon i cambi di Sarri. A regalare l'ennesima emozione di una partita infinita il gol che chiude definitivamente i giochi di Dries Mertes: giocata splendida del belga a saltare Carbonero e sinistro a incrociare per il 4-2 finale. Ora si, è davvero finita, non c'è più tempo. Quinta vittoria consecutiva per il Napoli che si getta alle spalle sconfitta e polemiche di coppa e rimane in testa alla classifica. Sampdoria che, nonostante la prima mezz'ora regalata al Napoli, esce dal campo a testa alta e tra gli applausi di Marassi.