Basta un pareggio all’Arezzo, seppur elettrizzante, per accedere al terzo turno dei playoff di Serie C: 2-0 prima, poi 2-2 e un finale tutto da vivere senza fiato per vedere gli amaranto passare il turno.
Ecco i cinque spunti che ci ha offerto questo Arezzo-Novara:
Calore di Arezzo - La serata è stata una di quelle speciali. La Curva Sud intitolata a Lauro Minghelli completamente sold out, quasi 5.000 spettatori complessivi e un clima di enorme festa in città esaltato dalla coreografia. Tutti gli aretini attorno alla propria squadra, quasi come se i grandi tempi della Serie B fossero tornati, e in un finale indeciso e caldo come quello di stasera la differenza l’ha fatta proprio la spinta dagli spalti. Spalti accesi poi anche nei festeggiamenti a fine gara assieme ai calciatori che saltano e cantano con la loro curva, sognando la Serie B.
Foglia-Brunori, gli uomini qualificazione - Un giocatore da più di 100 presenze in maglia amaranto e il capocannoniere della stagione dell’Arezzo. Non si potevano scegliere due autori migliori per una partita del genere: entrambi al gol più pesante con questa maglia, capaci di fare la differenza con la propria determinazione. Foglia con quella spaccata disperata trasformata in gol, simbolo della volontà di superare il turno; Brunori con l’esultanza immediata sotto la curva, subito davanti ai suoi tifosi dopo essersi reso conto di aver fatto l’ennesimo gol.
L’Arezzo di Dal Canto - Un anno fa l’Arezzo rischiava il fallimento e si salvò nel finale di campionato guidato da Pavanel. Una stagione dopo è Dal Canto ad aver costruito qualcosa di ancora più grande, una squadra in grado di arrivare fino al terzo turo dei playoff e di far sognare la propria città, con tantissimi giovani di alto livello con un futuro assicurato in categorie superiori. La squadra è in suo pieno controllo, qualità e sfrontatezza non mancano, in attesa degli impegni decisivi della stagione.
Cuore Novara - Una grande qualificazione contro un grande avversario: il Novara non solo ha superato il turno contro il Siena vincendo in trasferta, ma ha rimesso in piedi una partita che sembbrava archiviata dopo il 2-0 di Brunori. Rimonta completata, ma il pareggio in questi playoff non basta. Il cuore c’è stato anche stavolta, così come l’esperienza (oggi più di Eusepi che di Cacia), ma il risultato non premia
La paura dell’ennesima rimonta - Tante volte quest’anno l’Arezzo si è fatto rimontare nei finali di gara, a volte anche in maniera clamorosa come accaduto in casa contro il Siena quando all’85’ da 3-0 il derby finì sul 3-3. Tanti di quei fantasmi si sono rivisti, ma almeno per una volta sono stati scacciati. L’obiettivo adesso deve evitare che si verifichino anche solo le eventualità di queste rimonte.