"Io leader? Sì, voglio prendere per mano la Juventus". Primi mesi bianconeri non facili per Miralem Pjanic, arrivato a Torino con la pesante etichetta di sostituto di Andrea Pirlo. Qualche critica c'è stata, ma ultimamente il bosniaco ha "svoltato". Tuttavia non è stata una questione di ruolo:
"Giocare da trequartista non è così importante" - si legge nelle pagine di Tuttosport - "Certo, ero più a mio agio, però a Roma ho giocato per cinque anni da mezzala, per cui... Era un altro tipo di gioco, ora mi sto abituando. I giallorossi fanno molti più passaggi corti e possesso palla, nella Juve si punta di più sulle verticalizzazioni e mi sto abituando a questo tipo di gioco. Il mio inserimento è durato più di quanto avrei voluto, ma alla lunga le mie qualità verranno fuori, so quello che posso dare e fare per la squadra. Ho sentito le osservazioni, anche se non ho bisogno di essere criticato per sapere se ho giocato bene o male. La Juventus è un club molto esigente e io sono qui per migliorare. Volevo questa realtà, i titoli, questo livello di sfide. Le critiche vanno e vengono, fanno parte del calcio".
Pronto a prendere il comando: "Io leader? Sì, voglio prendere la squadra per mano, voglio assumermi questa responsabilità, sono qui per questo. Mi sto inserendo, sto facendo del mio meglio, però so di giocare in un posto dove devi assumerti responsabilità e ci sono tanti altri giocatori molto bravi, grandi campioni in tutti i ruoli che mi stanno aiutando e stanno aiutando tutta la squadra a rendere sempre di più". Higuain? Si serve da solo: "Non ha bisogno di me, è uno che può segnare anche da solo. Non gli serve un assist-man, è talmente bravo che si costruisce le reti. E noi siamo contenti di giocare con lui. Gonzalo è molto sereno".