Più importante, più sereno, più prolifico: il nuovo Roberto Soriano
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Data: 03/04/2017 -

Più importante, più sereno, più prolifico: il nuovo Roberto Soriano

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Sono arrivato a Genova che ero ragazzo, un giovane calciatore che stava cercando la sua strada. Lascio Genova da uomo e da professionista” aveva detto Roberto Soriano, congedandosi così dalla Sampdoria, lo scorso agosto. I blucerchiati non poterono dire no davanti ad un’offerta di 14 milioni e per il centrocampista sarebbe stata difficile da rifiutare una proposta come quella del Villarreal. Appena arrivato, già al centro del progetto: è l’acquisto più costoso nella storia del club spagnolo, con la possibilità di giocare quell’Europa League che con la Samp aveva soltanto sfiorato. Il Napoli c'era andato vicino, Barcellona e Atletico Madrid adesso ne seguono la crescita.

La sua affermazione calcistica passa proprio per Genova, che ha saputo garantirgli l’ambiente giusto per formarlo a dovere. Lui, sempre stato più maturo della sua età, grazie alle esperienze lontane da casa. “Consiglio ai giovani di andare all’estero, è formativo”. Addirittura ci è nato in un altro paese. Non la sua Sperone, la provincia avellinese di cui sono originari i genitori. Bensì Darmstadt, dove ha tirato i suoi primi calci. Quindi, il vivaio del Bayern Monaco, prima che i blucerchiati lo puntassero. Cinque stagioni, dove ha conquistato squadra e tifosi, che hanno imparato ad amarlo. Tutto viene più facile, poi, se sotto la sapiente regia di Cassano si sigla una doppietta da capitano nel derby. Per questo, il pensiero vivo della Samp non lo abbandona mai: “Con questi ricordi, bellissimi, non mi sentirò mai solo”.

Adattarsi alla Spagna non è stato difficile. Anzi, Soriano a più riprese non ha mancato di sottolineare le differenze positive rispetto al campionato italiano, con Sansone e Bonera a fare da eco. Niente ritiri, azzerate le polemiche arbitrali se non si parla di Barça o Real, maggiore serenità. Questi tra i motivi che gli hanno permesso, già all’inizio di aprile, di battere il proprio record di marcature stagionali: era fermo ad 8, nel suo ultimo anno blucerchiato; con la doppietta (inutile) all’Eibar dello scorso turno della Liga, invece, è arrivato a 10 reti, di cui 9 in campionato. Cifre che lo rendono il capocannoniere della squadra, impresa non da poco se si considera il ruolo. Con i suoi gol, il Villarreal insegue l’Europa, per tornare ad essere una presenza stabile e duratura nelle competizioni internazionali. Un aspetto in cui il Sottomarino Giallo non è riuscito in questa stagione, ma che con un Soriano così è lecito auspicare per il futuro.



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