Doveva essere la gara della svolta, e invece a Torino è arrivata la diciassettesima sconfitta in campionato per il Pescara. Compleanno amaro e particolare per il presidente Daniele Sebastiani, che oggi per più di un'ora ha incontrato il ds Leone e la squadra.
"Abbiamo parlato io, il direttore e la squadra per capire quali siano i problemi" - ha dichiarato il presidente degli abruzzesi ai microfoni di Sky Sport - "La mancanza di Oddo non nascondeva nulla, c'era solo la necessità di capire come stanno le cose, perchè se abbiamo fatto 6 punti vuol dire che i problemi li abbiamo. Sia la partita di ieri che quella con la Lazio non ci sono piaciute per niente in termini di atteggiamento. La squadra ha ribadito di non avere altri problemi, se non quello di avere dei limiti che evidentemente abbiamo sottovalutato un po' tutti. Tra oggi e domani prenderemo le nostre decisioni. Non abbiamo parlato con Oddo perché prima volevamo capire dai ragazzi se c'erano problemi diversi da quelli che noi vediamo da fuori. I ragazzi hanno ribadito il loro massimo impegno. Giocano con un po' troppo timore. Si può rinunciare alla categoria, ma non alla dignità, anche perché molti di questi giocatori rimarranno anche l'anno prossimo e ci tengono".
Il futuro di Oddo è ancora da decidere: "Le voci su Oddo sono dettate dal momento - ha proseguito Sebastiani -. Quello che succederà lo vedremo noi con l'allenatore. Tutti i giocatori hanno fatto mea culpa e hanno ammesso di dover dare di più al di là dei limiti. Oddo non è in discussione da parte della società. Le dimissioni? Probabilmente, essendo pescarese, è uno che tiene a questi colori e sta pensando se con questo gesto magari la squadra possa dare qualcosa di più. Lui è una persona intelligente, oggi però non l'ho ancora incontrato. Non credo che questo dia alibi a nessuno. La 'sterzata' è un termine che si usa in queste circostanze. I limiti poi rimangono e se hai qualcosa di meno la situazione rimane quella. Ho chiesto ai ragazzi qualcosa in più perché sia noi che la tifoseria non possiamo accettare queste prestazioni. Mancano 14 partite e continuare così sarebbe uno stillicidio. Un possibile nuovo allenatore? I progetti non si fanno a febbraio, soprattutto quando c'è una squadra che sta lottando per non retrocedere non sarebbe credibile. Poi, se è vero che c'è qualcuno interessato ad acquistare il Pescara, è giusto che certe decisioni le prendano i nuovi se dovessero arrivare. In ogni caso non abbiamo ancora pensato a nessuno, non era nella nostra idea dover cambiare allenatore".