Ci sono personaggi che conoscono un club, una squadra, una realtà calcistica meglio di altri. Sono quelli che ci hanno trascorso una vita all'interno. Non da giocatori, non da allenatori. Senza segnare gol nè firmare contratti milionari. Sono quelli che non finiscono in prima pagina ma si ricordano ogni vittoria e ogni sconfitta più di chiunque altro, perché come loro nessuno le ha vissute. Il Perugia ha due figure 'storiche' di questo tipo. Si tratta di Ilvano Ercoli e Renzo Luchini. Il primo segretario, il secondo massaggiatore.
Tante stagioni sulle spalle, tantissimi giocatori e allenatori si sono avvicendati durante le loro carriere sempre nello stesso club. Questione di fedeltà, di cuore. Ed ecco che i ricordi affiorano e come due fiumi in piena Ercoli e Luchini iniziano a raccontare, ai microfoni di SkySport durante la trasmissione L'Originale. Inizia Ercoli, il tempo è quello del Perugia di Gaucci: "Quando si andava in ritiro mi chiamava e mi diceva: 'Ercoli, da martedì la squadra va in ritiro. In un albergo di massimo 3 stelle, senza televisore, senza telefono'. Mi attivavo. A volte mi dicevano di non avere abbastanza camere per tutta la squadra. Allora richiamavo Gaucci e glielo dicevo: 'Ci sono problemi di camere, farebbero la divisione a 4 con letti a castello'. E lui mi rispondeva: 'Bene, bene, prenoti subito!'". Così Ercoli, uno che ricorda a memoria entrambe le formazioni di un derby contro la Ternana datato stagione '66/'67 finito 1-1; tanto per far capire come funzioni la sua memoria e quanto sia forte il suo attaccamento.
Stesso discorso per Luchini. Anche lui torna sul discorso ritiri (visto che tuttora il Perugia di Breda è proprio in ritiro a Cascia): "Mi ricordo una volta che arrivammo alla sede del ritiro ma c'era mezzo metro di neve. Allora chiamo il presidente, glielo dico. Lui risponde: 'Bene bene, vi mangiassero i lupi!'". Passato a parte, l'argomento principale adesso è il derby, in programma domenica pomeriggio: "Il derby più particolare vissuto? C'è stata una partita che perdevamo al 90', 1-0, e arrivò un cross, Montenovo la colpì di testa ma la prese con un pugno e finì 1-1. Tutto regolare. Ma ancora ci corrono dietro...".