“Per il secondo gol mi ha aiutato la passione per la pallacanestro”. E’ l’87 di Udinese-Inter e Perisic stacca più alto di tutti. Un tiro da tre (punti). In porta, quella di Karnezis, e non a canestro. Anche se sul parquet non se la cava affatto male, ma questa è un’altra storia. Ieri a Udine ha segnato la sua prima doppietta in Serie A: due gol pesanti. Uno per pareggiare, l’altro per ribaltare l’iniziale vantaggio dei bianconeri con Jankto. Ivan Perisic non segnava dal derby, anche lì decisivo per il pareggio dei nerazzurri. A quota 6 in campionato, gli manca solo un altro gol per raggiungere il numero delle reti totali della scorsa stagione. Punta dunque a migliorarsi ma intanto si ‘accontenta’ di essere un elemento importante di questa Inter e di aver fatto guadagnare alla squadra (con Pioli, ma anche prima con de Boer) 11 punti con i suoi gol.
E per il secondo di ieri all’Udinese, quello decisivo, dice grazie al basket. Ha schiacciato di testa in area il pallone in porta come quando, negli inediti panni del cestista, a volte per passione ha schiacciato a canestro. Un altro sport, che lo appassiona e non è raro vederlo tifare – anche in prima fila – per la sua Croazia o per l’Olimpia Milano. Complice anche l’amicizia che lo lega a Krunoslav Simon, lui cestista di professione proprio nella squadra lombarda.
Due gol all’Udinese e un pensiero (e un grazie) proprio a quella passione. Stacco, schiacciata e… canestro? No, rete. Comunque, come un tiro da tre. Tre punti per l’Inter.