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Data: 08/05/2016 -

Pavoletti-Suso, Genoa show al Ferraris: il derby della Lanterna è rossoblù

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Attesa finita, parola al campo. "Finalmente, non si resisteva di più. Noi ci siamo, ora tocca a loro". "Non succede, ma se succede - e pacca sulla spalla di un tifoso rossoblù al cugino blucerchiato, ricordando l'8 maggio diventato quello di Boselli - questa volta è impossibile, pensiamo solo a vincere". Eccolo il Derby di Genova, quello 'Della Lanterna', centottanta minuti che da queste parti durano davvero tutto l'anno. Anche oggi iniziati molto prima del fischio d'inizio che doveva essere di Tagliavento, arbitra Banti. Nei bar, per le strade, alle fermate degli autobus. Dalla gradinata Sud alla Nord, il leitmotiv è sempre lo stesso. Dobbiamo vincere. "Per i nostri tifosi, meritano una soddisfazione" le parole di Montella alla vigilia. "Perché la vittoria mi manca - quelle di Gasperini - e perché vogliamo chiudere davanti". Obiettivi, desideri, sogni di una domenica di quasi estate, pronta a regalare le ultime emozioni di una stagione troppo sofferta per la città della Lanterna, in questo caso sì, senza distinzione di colori. Tantissimi quelli di un Marassi vestito a festa in ogni settore, pochissimi i posti liberi dalle gradinate alla tribuna, dove pronto a prendere appunti c'è anche Piero Ausilio. Roberto Soriano il primo nome sul taccuino del ds nerazzurro, ma non solo. Per l'Inter del futuro tra i rossoblù osservati speciali Cristian Ansaldi e Leonardo Pavoletti, ai quali bastano soltanto cento settantaquattro secondi per far esplodere il Ferraris rossoblù. Rigoni dentro per l'ex Zenit che mette in mezzo il pallone per il gol numero tredici in questa stagione di Leonardo Pavol(oso)etti, ennesimo squillo a Conte in vista dell'Europeo. Movimento ad attaccare il primo palo dell'attaccante che anticipa Viviano e realizza il gol del vantaggio. Tutti in campo gli uomini rossoblù, Gasperini compreso e partenza a mille dei suoi ragazzi, sempre primi sul pallone. La Sampdoria di Montella prova a rimettere in corsa una gara subito in salita, a tingere però sempre più di rossoblù il cento dodicesimo Derby della Lanterna è l'imprendibile sinistro a giro di Suso. Quinto gol in campionato per l'ex Milan, ed esultanza mani al cielo sotto e rivolto verso la Sud per lo spagnolo, ad incendiare il clima del Ferraris e a far esplodere la rabbia del numero uno blucerchiato. 2-0 Genoa a Marassi, risposta blucerchiata affidata alle invenzioni di Cassano per Soriano e Quagliarella: Eugenio Lamanna dice di no. La Sampdoria ci prova, a trovare il colpo del ko però è il Genoa: coast to coast di Laxalt sul quale Viviano salva, respinta sui piedi di Pavoletti che appoggia all'indietro per il tre a zero dell'uomo Derby Jesús Joaquín Fernández Sáez Suso. Game over al Ferraris. Festa da una parte, rabbia dall'altra: un Genoa perfetto fa suo il derby di Genova. Tensione e amarezza invece sponda Samp, con la contestazione dei tifosi in tribuna all'indirizzo del presidente Ferrero che lascia il suo posto prima del triplice fischio. Triplice fischio che da il via alla festa tutta rossoblù, dagli spalti al campo: missione compiuta per i ragazzi di Gasperini, stracittadina vinta dopo due anni e mezzo e secondo campionato consecutivo chiuso davanti ai cugini. Fischi per la Sampdoria di Montella sotto alla Sud, aritmeticamente salva dopo la vittoria della Lazio col Carpi, ma caduta senza entrare mai in partita nella partita più importante dell'anno. E mentre lo studio si svuota la Nord canta, la festa rossoblù è appena cominciata.


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