Dolore lancinante, forze che vengono meno e mani in aria in segno di resa: Loic Remy non ce la fa, Guus Hiddink è costretto al cambio. Il teatro è il Villa Park, il Chelsea prova a prendersi i tre punti per interrompere la striscia dei due pareggi consecutivi ottenuti contro Stoke e West Ham. Dalla panchina si alza una sagoma conosciuta ai più, numero undici sulle spalle e cognome già sentito.
Eccolo il momento di Alexandre Pato. L'esordio con la maglia blues è finalmente arrivato, via le polemiche dei mesi scorsi sul suo stato di salute, Guus Hiddink lo manda in campo e il Chelsea segna. E' Loftus-Cheek a siglare il vantaggio, ma gli occhi sono tutti sul Papero. I minuti scorrono e la gara prosegue, passano venti minuti e Neil Swarbrick indica il dischetto per una ingenua trattenuta di Aly Cissokho. Sul dischetto si presenta proprio il brasiliano che, con freddezza, infila alla sinistra di Guzan il gol del raddoppio. Che dolce dejà-vu per il talento di Pato Branco che già con il Milan all'esordio aveva assaporato il dolce gusto della rete nella larga vittoria contro il Napoli a San Siro. Il Papero è tornato.