Oltre la tattica e la tecnica, all’Inter serve il cuore. Parola di Luciano Spalletti, che fa leva sull’orgoglio della propria squadra per uscire dal momento delicato. L’obiettivo è ripartire, già nella delicata sfida contro il Parma, come ha analizzato l’allenatore nerazzurro in conferenza stampa: “Ciò che conta è riuscire ad andare in campo e fare una prestazione che ci faccia ripartire. Mi aspetto che andremo a giocarci la partita per fare risultato e metterci dei contenuti che ci hanno portato ad essere migliori in questi mesi".
Più che gli schemi conta il cuore, Spalletti è stato chiaro in questo: “In queste situazioni bisogna lavorare sulla testa, per quanto riguarda la tattica sono piccolo modifiche. In campo oltre alla conoscenza tattica e tecnica servirebbe anche un po’ di cuore, che è quello che riesce sempre a fare la differenza. Così da tirare in ballo l’umiltà e l’orgoglio per la maglia che vestiamo. C’è da lavorare con urgenza sulle cose che dobbiamo migliorare.
La cosa più urgente da migliorare? Sono diverse. Anche la partita di Europa League non è così abbordabile per quello che abbiamo dimostrato nell’ultimo periodo. Se alle partite ci si arriva con la forza mentale e con la squadra che è nella condizione di esprimere il massimo potenziale si può vincere. Dobbiamo mettere tutte le qualità di cui siamo a disposizione per vincere le partite”.
Un passo in più per ritrovare le indiscutibili qualità della squadra, questo l’elemento che secondo Spalletti è mancato all’Inter in questo periodo: “L’ultimo pezzetto di quello che sono le nostre immense qualità. C’è successo anche qualcosa che ci ha messo contro delle situazioni e dei particolari che hanno peggiorato le performance dell’ultimo periodo: qualche infortunio, qualche squalifica, qualche divagazione sul mercato, che non ci aiuta. E Icardi è dentro alle cose che stiamo dicendo adesso. Il giocatore che fa gol deve essere innescato dalla quadra, senza il lavoro di squadra è difficile. Ma è tutto l’insieme che dobbiamo far migliorare.
Perché segniamo meno? In base alle nostre analisi ci sono delle giocate che meritavano un sito diverso. Sta tutto nel riuscire a prendere il massimo dagli eventi che ci sono all’interno di una partita. Se ne esce soltanto attraverso il lavoro: analizzare velocemente con onestà e lucidità quello che dobbiamo fare e spingere forte nella direzione delle scelte che dobbiamo fare.
In estate ci siamo legati per tre anni perché eravamo consapevoli che avremmo dovuto fare un percorso che avrebbe richiesto tempo per riuscire a portare il discorso dove molti si aspettano e dove vogliamo portalo. In campo non ci può aiutare nessuno, si va lì dentro per onorare la maglia, la carriera, il rispetto per gli altri e tante altre cose. Le risposte importanti le dobbiamo dare dentro la partita.
Progressi di Keita e Nainggolan? Keita non sarà a disposizione domani, sarà a disposizione dalla prossima partita, dopo un periodo di inattività ci vuole un po’ di tempo per tornare al massimo. Lui ha delle qualità che in questo momento servono alla squadra. Nainggolan l’ho visto meglio, è uno di quelli da cui mi aspetto una grande reazione: può dare qualcosa alla squadra in virtù della sua esperienza. E’ uno che sa gestire le pressioni e questa qualità deve metterla a disposizione della squadra.
Borja Valero? Non sarà a disposizione, è da valutare anche per la prossima. Bastoni? L’Inter ha un modo di lavorare che porta a scambiare e mandare in prestito giovani forti che fanno parte del nostro club e che hanno la possibilità di sviluppare le loro qualità. E’ un giocatore forte e metterà il massimo in campo per dimostrare che può essere utile anche a noi”.