Le romane nel destino di Sprocati. Calma, serenità e pazienza le virtù che lo hanno reso forte. Mattia Sprocati ha dovuto aspettare, arrivando tardi in Serie A. Il suo primo gol la scorsa stagione all’Olimpico contro la Lazio all’età di venticinque anni. Una gioia però a metà vista la sconfitta per 4 a 1 del Parma. Oggi contro la Roma la seconda rete, la capacità di saper aspettare e approfittare dell’infortunio di Gervinho per prendersi il suo spazio. Stop di petto e girata al volo per indirizzare la partita ed esultare questa volta fino in fondo.
Le romane nel destino perché nella Lazio si era giocato le possibilità di fare il suo debutto in Serie A già nel 2018. Dopo aver preso parte al ritiro di Auronzo di Cadore, Inzaghi lo esclude dalla lista per Marienfeld. Qualche giorno prima della fine del mercato la nuova opportunità con il ritorno a Parma. Occasione frutto del duro lavoro e dei tanti gol segnati alla Salernitana nella stagione 2017/2018. A fine stagione, la coppia Sprocati-Bocalon è la seconda coppia d’attacco più prolifica con 20 gol, davanti a loro solo Donnarumma-Caputo. “Ha i colpi del grande giocatore, se trova continuità è devastante. A livello caratteriale è importante che riesca a entrare bene al match. Ora dovrà dimostrare tutto il suo valore in un mondo diverso e in una categoria diversa. Può giocare nel 4-3-3 e nel 3-5-2: lui è bravo negli ultimi 20 metri, è uno che vede la porta e ha un’ottima gamba”, così lo descriveva il DS della Salernitana Fabiani, mostrando a tutti le caratteristiche che lo avrebbero contraddistinto anche in Serie A.
Nato a Monza, cresciuto nel florido settore giovanile dell’Atalanta, ha però giocato la Primavera nel Parma. Il suo ruolo originale era quello della mezz’ala, ma è Camplone nel 2013 al Perugia che lo sposta in avanti. Nella prima stagione da attaccante segna 4 gol in Serie B con gli umbri, poi Crotone, Pro Vercelli e infine l’esplosione alla Salernitana. Ora l’Odissea dei prestiti è terminata. Il ritorno a Parma dove nella Primavera sognava di giocare tra i professionisti. Con i gialloblù ha segnato il suo primo gol in Serie A, oggi la prima rete da tre punti. Nel destino le romane, nel cuore e nelle gambe la pazienza di aspettare il momento giusto. Il momento di gloria è arrivato a 26 anni, conquistato grazie ai gol. Lui che era un centrocampista, ma ora di professione fa l’attaccante. Segna e fa segnare per ora solo alle romane.