Un piacevole déjà-vu. Zamparini in poltrona, Novellino in panchina e una salvezza per cui lottare fino alla fine. Se a Venezia c’era un Alvaro Recoba pronto a disegnare arcobaleni da ogni angolo di campo, a Palermo l’allenatore nativo di Montemarano può contare su un suo alter ego: “Vazquez mi ricorda Recoba - ha ammesso Novellino -. Lui può fare quel che vuole in campo, come quando Liedholm mi diceva di giocare dove volevo”. Un paragone non casuale, all’indomani del quarantesimo compleanno del Chino, che ha regalato a Novellino la salvezza coi lagunari. Anche in quel caso, una salvezza giunta grazie ad una svolta nel girone di ritorno, quella che Novellino adesso chiede al Mudo. Una svolta fatta non soltanto di giocate, ma anche sul piano tattico. L’italo-argentino, infatti, potrebbe giocare nell’inedito ruolo di falso nove: "A me Vazquez in quel ruolo piace, senza dimenticare Gilardino e senza dimenticare l'ipotesi del 4-4-2 con Lazaar. Voglio vedere una squadra di movimento e di possesso, ho gente di qualità e abbiamo solo bisogno di serenità”.
Il Novellino “pompiere” sta cercando di calmare i bollenti spiriti di un Palermo finora costretto a correre. I tanti giovani presenti, quasi tutti stranieri, non hanno però problemi ad interagire con lui: “Parliamo un po' in inglese, in spagnolo, in portoghese... Anch'io alla fine ho girato il mondo. Adesso a noi serve una scintilla. Per noi quella con l’Empoli è una partita importantissima”. E tra i tanti giovani presenti ce n’è uno italiano che prova a farsi spazio, approfittando della squalifica di Chochev. Per Cristante, però, è ancora presto per sperare in una maglia da titolare: "È un '95 di grande qualità. Io non lascio nessuno da parte, neanche Cionek che conosco bene e Bentivegna che ha qualità. Sono tutti importanti in questo momento, devo coinvolgere tutti. Non metterò mai nessuno in disparte e dai ragazzi ho grande disponibilità".
E se dal suo lato Novellino guarda a Vazquez, sperando in giocate determinanti per la salvezza, dall’altro lato lo spauracchio si chiama Riccardo Saponara. Già all’andata il fantasista azzurro decise il match con un gioiello su calcio di punizione, ma adesso l’allenatore rosanero sta pensando alle contromisure tattiche, con un ballottaggio nel ruolo di metodista proprio per tenere d’occhio il numero 5 empolese: "Jajalo e Maresca li ho visti bene, abbiamo lavorato anche sulla tattica dell’Empoli”, ha ammesso Novellino, che “sfida” Saponara nel duello a distanza con Vazquez: "Saponara è determinante così come per noi lo è Vazquez. Ovviamente tra le linee mi serve un giocatore di esperienza e forza per contenerlo, ma Jajalo e Maresca possono anche giocare insieme".
Di Benedetto Giardina