Esordire in Serie A a diciannove anni può far tremare anche le gambe di chi, fino a gennaio, aveva parato la bellezza di tre rigori in nemmeno metà stagione. E non si tratta di tornei giovanili, ma della massima serie croata. Un rendimento così, probabilmente, Josip Posavec non se lo sarebbe mai aspettato, quando in uno scarno comunicato di fine agosto il Palermo annunciò il suo acquisto e la contestuale cessione in prestito all’Inter Zapresic. Restare in Croazia per crescere e per diventare l’erede di Sorrentino in rosanero in vista delle prossime stagioni: questo era l’intento del Palermo fino a quest’inverno, quando il patron Zamparini l’ha richiamato per fare il secondo. Gli osservatori in Croazia, d’altronde, non sono mai mancati. La società ha tenuto d’occhio ogni minimo progresso del suo gioiellino, fino alla decisione di riportarlo immediatamente alla base.
Poteva avere subito il suo momento di gloria, ma l’infortunio di Sorrentino è arrivato in contemporanea ad un altro infortunio, il suo. Un problema alla mano che regala la chance di esordire in massima serie ad un altro giovanissimo, il trapanese Alastra. Una volta rientrato a pieno regime, però, Posavec s’è preso la maglia da titolare, e l’ha fatto in una sfida cruciale per il Palermo. In casa, contro il Bologna, col “fantasma” del possibile rientro di Sorrentino alle spalle, il giovane croato ha dimostrato di saper gestire la pressione. Quasi inoperoso nel primo tempo, perfetto in uscita su Destro in avvio di ripresa e porta inviolata al triplice fischio dell’arbitro, come non accadeva dallo scorso 10 gennaio in casa del Verona. Il miglior biglietto da visita possibile per chi doveva guidare una difesa sempre perforata nelle ultime sette partite di campionato.
Sette come le partite senza gol subiti in Croazia in meno di metà stagione, dove non s’è messo in mostra solo per i rigori neutralizzati. Per tre volte, dal dischetto, ha ipnotizzato gli avversari: Marko Leskovic del Rijeka, Slavko Blagojevic dell’RNK Spalato e Nikola Vlasic dell’Hajduk Spalato. Nessuno come lui nel massimo campionato croato, e tanto è bastato per convincere Zamparini delle sue qualità. E in campo ha impressionato anche i compagni, come Sorrentino, che non ha esitato a spendere parole d’elogio per lui. Solo parole, almeno fino a poche ore fa. Adesso il Palermo e la Serie A hanno avuto modo di conoscerlo per la prima volta, in attesa di ammirare anche le sue qualità da pararigori. Intanto Posavec si gode un esordio senza macchia. E Zamparini gongola.
di Benedetto Giardina