Poche parole, tanti fatti. Una ricetta semplice quanto efficace quella adottata da Giacomo Filippi da quando è diventato l'allenatore del Palermo. Undici partite e solo due sconfitte, una serie di sei risultati utili consecutivi proseguita anche nei play-off di Serie C con la vittoria nel primo turno contro il Teramo per 2-0 con i gol di Floriano e Luperini. Un risultato e una prestazione frutto del lavoro delle ultime settimane, di un Palermo che ha cambiato volto.
E pensare che, prima del 3 marzo 2021, Filippi non aveva mai guidato una squadra da capo allenatore. Sempre all'ombra di Roberto Boscaglia, proprio quell'allenatore del quale ha preso il posto sulla panchina rosanero. E il cambio di passo c'è stato, come dicono i numeri: Filippi ha chiuso la regular season del girone C con una media di 2 punti a partita. Tutto iniziato con quel derby vinto in inferiorità numerica a Catania.
Il Palermo, inoltre, ha sopperito nel migliore dei modi all'assenza di Lorenzo Lucca, il capocannoniere rosanero fermo per infortunio da un mese e rientrato in panchina solo oggi. Nelle ultime quattro partite i siciliani hanno segnato dieci gol: a segno due volte Floriano e Valente, un gol a testa, invece, per Santana, Lancini, Silipo e Luperini, oggi a segno con una rovesciata.
La prova di maturità
Era la prova di maturità che si aspettava? "Sì". Domanda secca, risposta secca da parte di Filippi dopo la vittoria contro il Teramo: "Adesso la palla inizia a pesare un po' di più, quando si giocano delle partite secche il tempo è così poco che un errore può costare caro". La prima è andata bene al Palermo e chissà che quanto fatto finora da Filippi non possa valergli la conferma sulla panchina rosanero anche nel prossimo campionato.