Lotta continua, anche senza i propri tifosi. Il Palermo cerca tre punti d’oro contro l’Atalanta, per poi presentarsi in casa del Frosinone in quella che ha tutta l’aria di essere l’ultima spiaggia. Davide Ballardini è tornato alla corte di Zamparini per questo, per centrare l’obiettivo salvezza, ma ad oggi è difficile credere ad un Palermo favorito nella corsa a tre con Carpi e Frosinone: "Non do percentuali per la salvezza - ammette l’allenatore ravennate -, la prossima partita sarà di fondamentale importanza”. L’ambiente surreale di un “Renzo Barbera” a porte chiuse non faciliterà il compito: "Il Palermo ha buoni giocatori e può fare buone partite, se si fanno buone partite il pubblico ti sostiene. Non avere il pubblico, non te lo permette. Se il pubblico fischia, allora gli va fatta cambiare idea con le prestazioni".
Chissà invece cosa dovrà fare Alberto Gilardino per far cambiare idea al suo allenatore. Contro la Juventus, il bomber biellese è rimasto in panchina. Il suo rientro potrebbe non aver luogo nemmeno contro l’Atalanta: "Gilardino convive con un fastidio al ginocchio - spiega Ballardini - . Lui però è sempre molto presente, è un esempio per tutti”. Soprattutto per quei giovani che cercano di strappargli di dosso la maglia da titolare, un ruolo che con Ballardini in panchina è sempre stato messo in discussione: "I ragazzi si impegnano in modo serio e straordinario. L’impegno, la determinazione e la voglia di superare questo momento non mancano. Gilardino, La Gumina, Djurdjevic e Balogh è bene che giochino con delle seconde punte, attaccanti che abbiano caratteristiche diverse".
E chissà che, rispetto a domenica, anche la squadra non abbia caratteristiche diverse. Su tutte il modulo, che potrebbe rivedere in campo la difesa a quattro. Ballardini, però, non dà anticipazioni: "Conta la squadra com’è messa in campo. Se la squadra non viene sostenuta, allora qualsiasi difesa va in sofferenza. Per noi è fondamentale fare le due fasi di gioco. Voglio giocatori bravi nella gestione della palla e ad attaccare, vero anche che la compattezza è fondamentale”. Tutti uniti, dunque, per una lotta che ha preso fuoco anche lontano dal campo. Sulle provocazioni del presidente Zamparini, che ha accusato il Verona di aver regalato il successo al Frosinone, l’allenatore preferisce stendere un velo pietoso: "Penso che questa squadra ne abbia passate diverse di robe poco chiare. Se avvertite voi il clima da ultima spiaggia, figuratevi noi che andiamo in campo”.