Come vincitori. Perché alla fine, tra i premi individuali monopolizzati e la prestazione in finale contro la Juventus, il Palermo ha vinto il suo Torneo di Viareggio. Il trofeo, per la nona volta nella storia, è finito nella bacheca bianconera, ma l’accoglienza riservata ai giovani rosanero al rientro in città è da vincenti. Una cinquantina di persone ha applaudito la Primavera guidata da Giovanni Bosi giunta nel piazzale antistante allo stadio “Renzo Barbera”, a sottolineare un momento straordinario per questi ragazzi.
Così come fa anche Dario Baccin, responsabile del settore giovanile rosanero, che non nasconde comunque un minimo rammarico per la sconfitta in finale: “Peccato non aver avuto quel pizzico di fortuna per mettere la ciliegina sulla torta. Torniamo con la convinzione di essere sulla strada giusta. Questo rammarico serve da trampolino di lancio, possiamo fare meglio”.
Migliorarsi è dunque l’obiettivo, perché la Viareggio Cup è terminata, ma resta un campionato da giocare. E il Palermo, ad un passo dalle Final Eight, vuole riscattarsi: "Se ci arriveremo proveremo a fare il massimo, come sempre”, ammette Baccin, che non si sottrae ad un commento sulle tante sirene di mercato per i gioiellini del vivaio palermitano: "Siamo contenti della crescita dei nostri ragazzi e ce li teniamo ben stretti. L'obiettivo è vederli nella nostra prima squadra, non altrove”.
Chissà che non sia lo stesso anche per Giovanni Bosi, in scadenza di contratto col Palermo: "Ci vedremo a breve col presidente, capiremo le sue idee per il futuro. Siamo in un punto in cui il Palermo si sta confermando nell'eccellenza del settore giovanile italiano. Bosi sta facendo un percorso importante e l'idea potrebbe essere quella di continuare con lui”. Magari per lanciare un nuovo La Gumina, ormai pronto a fare il salto di qualità: "Ha dimostrato il suo valore e si farà trovare pronto - conclude Baccin -. Ha gambe e testa per giocare in altri palcoscenici".