Nuovi retroscena raccontati da Ozil riguardo all’aggressione subìta a Londra
Le immagini della tentata rapina ai danni di Ozil e Kolasinac, quest’estate, hanno fatto il giro del mondo. Soprattutto per il gesto del bosniaco che, affrontando a tu per tu gli aggressori, è riuscito a metterli in fuga per le strade di Londra. I due calciatori dell’Arsenal si trovavano davanti ad un ristorante turco nella zona di Golders Green, a nord della capitale inglese, quando i due malviventi li hanno attaccati mentre tentavano di salire in macchina. Ozil, in una lunga intervista rilasciata al The Athletic, ha raccontato ulteriori retroscena di quella brutta esperienza: “Erano armati, ho avuto paura per mia moglie”.
“Abbiamo visto che possedevano una pistola, le cose si stavano mettendo male” ha dichiarato il fantasista tedesco. “Hanno detto a Kolasinac di dargli l’orologio, ma Sead è stato veramente coraggioso ed ha attaccato uno dei due aggressori. L’altro invece stava con la moto davanti alla mia macchina per non farmi muovere. Avevo tanta paura per mia moglie Amine, ci eravamo appena sposati e temevo le potesse capitare qualcosa. Pensavo che potessero aprire la portiera dal suo lato, perciò mi ci sono buttato sopra per tenerla chiusa. Avevo paura anche per Sead, a me stesso non ho davvero pensato”.
LEGGI ANCHE: ARSENAL, KOLASINAC TORNA SULL'AGGRESSIONE: "MENTALMENTE È STATO DIFFICILE"