“Social? Si vive tanto bene senza… A dirti la verità ho avuto Facebook, ma era diventata quasi una malattia. Sempre lì a fare le solite cose. Adesso ho una pagina ufficiale ma la cura il mio agente, non me ne occupo io”. A condivisioni e like, Giuseppe Statella preferisce il sole della suo Bianco (RC), paesino di circa quattromila abitanti sulla costa ionica calabrese: “Da aprile in avanti si può già andare a mare”. Acqua cristallina, spiaggia infinita e una festa popolare che ogni anno a Ferragosto accoglie persone da tutta la regione. Telo da mare, sguardo all’insù, mezzanotte precisa: spettacolo pirotecnico dei fuochi d’artificio che lascia senza fiato. “Sono due anni che fortunatamente riesco ad essere presente, anche se mi godo poco in quei giorni perché do una mano a mio fratello nella caffetteria di famiglia”. Dove un caffè macchiato o un cappuccino è possibile ordinarlo senza problemi.
Cosa c’è di strano, vi chiederete giustamente? La risposta arriva direttamente da Giuseppe Statella, centrocampista del Cosenza autore di una doppietta (“la prima in carriera”) contro l’Akragas nell’ultima giornata di campionato: “Quando ero a Bari mister Antonio Conte ci impediva di mischiare latte e caffè. Potevamo scegliere una cosa o l’altra quando facevamo colazione. Era maniaco dell’alimentazione, un allenatore incredibile: si capiva già da allora che era un passo avanti rispetto a tutti gli altri”. E che in quel ragazzino calabrese ci credeva eccome: “Mi fece esordire in Serie B contro l’Ascoli, era il 3 maggio del 2008, avevo 20 anni. Conte l’ho rivisto qualche anno dopo, ci siamo salutati con affetto. Inutile aggiungere altro su di lui, basta vedere quello che ha fatto e quello che sta facendo. In tutto collezionai tre spezzoni di partita in quella stagione”, racconta Statella a GianlucaDiMarzio.com
Non le uniche in Serie B, anzi. Bari appunto, poi Salernitana, Torino (“esperienza meravigliosa, peccato per la finale playoff persa con il Brescia”), Grosseto, Pro Vercelli. Tanta Serie B, ed un pizzico di rammarico. “Evidentemente non ero pronto, oggi ho 28 anni, sono più maturo e mi gestisco diversamente. Se magari quelle occasioni le avessi avute oggi, con ‘questa testa’… Ma non ho rimpianti, qui ora sono felicissimo”. Cosenza come svolta alla sua vita, non solo in campo. “Per me, calabrese, è la prima volta che gioco in Calabria. Non ti nego che ci ho pensato un bel po’ prima di lasciare Vercelli: ho scoperto però una città bellissima, gente affettuosa e poi ho trovato l’amore. Mi sono fidanzato con una ragazza di Cosenza, ora sono davvero felice”. Ed i risultati si vedono anche in campo: già cinque gol, record personale. E una doppietta che ha ridato entusiasmo e serenità al Cosenza: “Contro l’Akagras abbiamo vinto, ma anche nelle gare precedenti abbiamo giocato bene ma purtroppo non abbiamo ottenuto i risultati che meritavamo. Fuori dal campo? Cinema, pizza, passeggiate”. Zero social e tanti caffè. Anche macchiati, sì. Adesso è possibile. Antonio Conte, a Londra, è a ‘distanza di sicurezza’.