Davide Nicola è pronto a rimettersi in gioco. La salvezza conquistata lo scorso anno sulla panchina del Crotone ha fatto sì che l'allenatore, dimessosi dai rossoblu nel corso della stagione appena conclusasi, finisse nel mirino di tanti club di Serie A: "Cerco un progetto serio, il mio presidente mi dovrà dire chi siamo e chi vogliamo diventare, quali sono i nostri obiettivi - spiega l'allenatore ai microfoni del Corriere dello Sport -. Solo così possono arrivare i risultati".
Un po' come successe a Crotone: "Resterò per sempre legato ai rossoblu, consiglierei a chiunque di andare a Crotone. Una volta avvertito un disallineamento con la società, però, pensai che fosse il caso di andare via". Finita l'esperienza a Crotone, Nicola ha studiato alcuni suoi colleghi: "Mi piace molto il Liverpool di Klopp, bravo ad aggredire per poi ripartire subito in contropiede. Ma ho studiato anche il Valencia di Marcelino e la Roma di Di Francesco. In Italia, mi hanno colpito la bravura del Napoli nella verticalizzazione e l'imprevedibilità della Juve".
"Il mio calcio? Aggressivo, veloce ed emozionante. Tutto parte dalla difesa: lì devi accettare l'uno contro uno. Una volta passati al centrocampo, poi, costruisci la mentalità della squadra. Ciò che conta è che i tifosi vedano che i giocatori in campo ci mettono la passione necessaria. E finiscano, poi, per identificarsi gli uni con gli altri".
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