Dopo la sconfitta nel derby, l'Inter esordirà in Champions League contro il Borussia Moenchengladbach. "Rappresenta il massimo livello in Europa, qualcosa che si capisce subito sin dal calcio d’inizio. Non ci sono partite semplici o risultati scontanti. Specialmente a centrocampo non c’è tempo di pensare cosa devi fare, devi sempre farti trovare pronto. Forse è più facile in Serie A, in Champions League ogni partita è una finale, nel senso che è sempre difficile. E in ogni partita c’è un diverso grado di difficoltà". Così Nicolò Barella ai microfoni della Uefa.
Per il centrocampista nerazzurro si tratta della seconda esperienza dopo quella della scorsa edizione terminata ai gironi. "Era il nostro primo anno nel nostro processo di crescita, siamo anche arrivati a risultati importanti. Forse è mancato solo l’ultimo passo. Nella fase a gironi abbiamo giocato grandi partite contro Barcellona e Dortmund ma alla fine abbiamo perso le due partite in trasferta contro queste due squadre. Su questo dobbiamo migliorare. Quando si affrontano le grandi squadre dobbiamo imparare a chiudere le partite, non lasciarle aperte, altrimenti si rischia di tornare a casa con una sconfitta".
Il classe '97 si è poi soffermato sui ricordi della vittoria del Triplete nel 2010. "Ovviamente me la ricordo bene. Ho anche riguardato qualcosa in tv recentemente in cui si parlava di quegli anni. Era una squadra fantastica con tanti giocatori straordinari, capace di dimostrare di essere la più forte sul campo in ogni competizione a cui partecipava. Per un tifoso dell’Inter è stata sicuramente una stagione fantastica, una grande emozione vincere Champions League, campionato e Coppa Italia".
Sulle somiglianze con l'Inter attuale: "Quella era una grande squadra con tanti giocatori straordinari. Non che manchino in questa squadra, ma dovremo dimostrare la nostra forza sul campo. Loro lo hanno fatto. Faremo sempre il nostro meglio, provando sempre a crescere. L’unico rimpianto è quello di essere tornati quest'anno a casa senza l'Europa League, ma spero che arriverà anche il momento di sollevare un trofeo prima o poi".