Certe storie fanno pensare che il 'Troppo bello per essere vero' sia solo una frase sentita infinite volte che relega un desiderio talmente lontano dalla realtà da sembrare impossibile. Invece chiedete a Matty, oppure a Sean. Ma anche a qualche altro membro della famiglia Longstaff che non era in campo questo pomeriggio.
Settantadue minuti di gioco per un gol indimenticabile, 19 anni e 199 giorni per una giornata incredibile, una notte per far diventare un sogno realtà.
"Ieri notte sono andato a letto e ho sognato tutto questo ma quando sei in quella situazione non pensi mai che possa accadere davvero". Matty Longstaff oggi ha segnato il gol decisivo per il suo Newcastle contro il Manchester United. Ha regalato la vittoria ai suoi ed era il giorno del suo debutto in Premier League.
E' anche diventato il giocatore più giovane del Newscastle a esordire in campionato dopo James Milner nell'agosto 2004 (lui aveva 18 anni e 222 giorni). E' nato a Newcastle, St. James Park è sempre lo stadio in cui ha tifato la sua squadra del cuore e oggi aveva al suo fianco in campo il fratello maggiore Sean. Che storia.
"Mi sono fermato un secondo ho pensato che stavo per scoppiare in lacrime. Sono così orgoglioso di lui, so quanto abbia lavorato per tutto questo". Parole di un fratello felice.
Sinergia e un feeling che vanno oltre la parentela. Anche oltre il campo, perché nell'intervista post partita insieme sono stati protagonisti di un siparietto che ha fatto sorridere. Insieme davanti al giornalista e con il premio dell'uomo partita che è passato da uno all'altro. Tutta 'colpa' di Matty: "Pensavo che fosse lui il migliore ma ok, lo prenderò io".
Definizione di complicità. Oggi più che mai. Dopo quella rete dai 20 metri che nessuno si sarebbe mai aspettato, così come quel risultato che ha sorriso a un 19enne che la sera prima nel suo letto ha sognato... la realtà.
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