In Germania l'hanno definita 'terapia miracolosa'. Perché vedere Manuel Neuer già in campo dopo l'infortunio al piede ha fatto piacere e sorpreso allo stesso tempo. Ieri, per circa 20 minuti, è sceso di nuovo in campo - insieme al preparatore che lo sta seguendo nel suo percorso riabilitativo, Thomas Wihelmi - per alcuni esercizi di corsa. Insomma, un compleanno sicuramente speciale per il portiere tedesco che punta ad esserci a tutti i costi al Mondiale di Russia.
Tuttavia questa 'terapia miracolosa' per accelerare un suo ritorno in campo ha sollevato più di qualche dubbio, tanto che il numero uno del Bayern Monaco ha ricevuto una visita notturna per sottoporlo a sorpresa ad un test antidoping. Tuttavia, come lo stesso Neuer ha dichiarato in un'intervista al canale tematico del club bavarese, ad allarmare la NADA di Bonn (l'Agenzia Nazionale Antidoping) sarebbe stato soltanto "un malinteso", colpa della mala informazione circa il trattamento ricevuto al piede dopo la lesione tendinea. "Non c'è stato utilizzo di sangue, bensì di cellule estratte dal midollo della cresta iliaca ed inserite nell'osso danneggiato per rinforzarlo. Dopo tre fratture allo stesso punto, questo diventa molto fragile. Ma questa pratica ha funzionato a meraviglia", la spiegazione di Neuer alla televisione ufficiale del Bayern qualche giorno fa che comunque non è bastata ad impedire i controlli. "Sono rimasto sorpreso da quelle visite, ma le cose funzionano così in Germania: se una voce inizia a correre, arriva una chiamata da Bonn e vengono a qualunque ora per un controllo".