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Data: 25/03/2018 -

Filippini a confronto: in Serie D la prima sfida in panchina tra Emanuele e Antonio decisa da Sodinha

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Una vita insieme da calciatori, dove c'era uno era presente anche l'altro. Sempre così, inseparabili. Antonio ed Emanuele Filippini, i gemelli più famosi del calcio italiano. Partiti da Brescia, passati per Palermo e Roma, divisi solo durante la parentesi di Emanuele al Parma nel 2002. Guai a separarli, almeno fino a quando non sono diventati allenatori. Oggi si sono sfidati per la prima volta in panchina in Serie D: Antonio con il suo Trento alla ricerca della salvezza, Emanuele con il Rezzato capolista a caccia della promozione: "E' stata una bella giornata, anche perché era la prima volta che due gemelli si sfidavano in panchina", ha detto in esclusiva per Gianlucadimarzio.com Antonio Filippini, uscito sconfitto 4-2 nella sfida con il gemello: "Abbiamo detto la stessa cosa dopo la partita: è stata una sfida tirata che poteva essere vinta da qualsiasi squadra, ma alla fine ha prevalso la superiorità tecnica del Rezzato".

A fine gara ha avuto la meglio la diplomazia, ma la settimana d'avvicinamento alla grande sfida è stata vissuta in maniera del tutto spensierata dai due gemelli: "Su Whatsapp ci siamo scambiati ogni giorno consigli sulle formazioni, anche se ovviamente nessuno dei due diceva la verità all'altro. Ogni volta cambiavamo schema per scherzare e non è mancato nemmeno un po' di sana scaramanzia. 'Vinci te', 'ma no dai hai già i 3 punti in tasca', così fino all'inizio della gara". Lì le cose si sono fatte serie, ma nonostante l'importanza della partita non è mancato il tempo per una battuta. Uno sguardo veloce alla formazione e la frecciata: "Ma hai rispolverato Sodinha?", risposta secca "mi serve qualcuno che batta bene i calci da fermo". Alla fine ha avuto ragione Emanuele: il brasiliano classe '88 è stato autore di una prova positiva e ha siglato anche il primo gol in campionato su calcio di rigore.

Vittoria del Rezzato e piccola rivincita di Emanuele, che si è rifatto dopo l'amichevole del 2016 persa contro il gemello Antonio quando i due guidavano rispettivamente Ciliverghe e Lumezzane. Il loro sogno è quello di guidare un giorno una squadra di Serie A insieme, intanto si sfidano per raggiungere l'obiettivo. Avversari sì, ma mai troppo sul serio: "Per festeggiare la vittoria Emanuele mi ha fatto segno con il quattro per ricordarmi i gol che mi ha rifilato". Si sono salutati così, poi subito una chiamata alla mamma: "Era troppo tesa per guardare la partita – Continua Antonio Filippini - Prima dell'inizio ha spento tutto e non ha voluto sapere il risultato fino all'ultimo, sicuramente sperava in un pareggio. Mio padre invece si è fatto coraggio e per la prima volta da quando alleniamo è venuto allo stadio a vederci, forse perché non aveva niente da perdere". Una sfida tutta in famiglia, anche a ritmo di rock. Non solo il calcio, anche la musica unisce da sempre Antonio ed Emanuele, che insieme a degli amici hanno formato il gruppo 'The Stalker': "Ogni due settimane ci riuniamo per provare in vista dei concerti che facciamo a scopo benefico. Vista questa passione per la musica probabilmente Emanuele mi dedicherà 'la dura legge del gol' di Max Pezzali".

Tags: Serie D



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