Nemmeno il tempo di aggiornare un record, che subito va riscritto. Ieri Kean, classe 2000, ha deciso Bologna-Juventus, il primo gol di un giocatore nato nel ventunesimo secolo. Ma Pietro Pellegri ha saputo far di meglio dopo soltanto un giorno. Il suo gol, infatti, ha aperto Roma-Genoa e ha reso il giovanissimo attaccante il primo classe 2001 (16 anni e 72 giorni) a siglare una rete in Serie A. Nato proprio nell’anno dell’ultimo scudetto giallorosso, segna nel giorno in cui Francesco Totti scende in campo per l’ultima volta con questi colori. una strana fatalità, specialmente pensando che quando nacque Pellegri, il 17 marzo di sedici anni fa, il capitano della Roma aveva già sommato 192 presenze in Serie A.
Tantissima, la gioia sulla panchina del Genoa, al gol. Specialmente perché ad attenderlo per l’abbraccio più bello c’è il papà di Pietro, Marco, team manager dei rossoblu. Nonché uomo di fiducia di Ivan Juric, che al suo ritorno l’ha preteso nello staff. Genovesi e soprattutto genoani, i Pellegri, con Pietro che è stato scoperto a pochi metri dal centro sportivo rossoblu. Una maglia cucita addosso da un destino che lui ha saputo romanzare ancor di più, con la rete di oggi.
Pellegri è stato il giocatore più giovane ad esordire in Serie A, insieme ad Amadei e solo per pochi mesi non è il marcatore più giovane della storia del campionato italiano. Prima di lui, infatti, ci sono Amadei (in gol a 15 anni e 287 giorni) e Rivera (16 anni e 68 giorni). Ma già semplicemente essere in loro compagnia vale più di qualsiasi biglietto da visita.