Grinta, corsa, tecnica, velocità. Leader, piano piano anche in azzurro. Alessandro Florenzi, tra i convocati di Conte per il doppio test contro Spagna e Germania, parla da Coverciano del suo momento, della Nazionale e non solo.
Sugli attentati di Bruxelles: "Quando giocammo noi là non avemmo problemi. Stamani abbiamo appreso tutti con grande rammarico e dispiacere questa nuova situazione che non piace a nessuno, ma dobbiamo guardare avanti e non farsi prendere troppo dalla paura".
Su Conte: "Il rapporto non cambia, assolutamente. Vogliamo tutti fare bene agli Europei per rappresentare al meglio la Nazione, vogliamo dire la nostra e fare una bella figura. Conte è carico come sempre".
Su Nainggolan: "L'ho sentito prima per sapere come stava. Era scosso come tutti, ne parliamo senza troppa apprensione".
Su Conte e le sue parole: "Abbiamo parlato solo della Spagna".
Sui cambi in panchina: "Cerchiamo di finire questa grande avventura al meglio, dobbiamo far valere le nostre qualità e dobbiamo mettere in difficoltà chiunque si trovi davanti l'Italia. Se Conte avesse avuto un atteggiamento diverso, ieri non avremmo fatto tre sedute...".
Sull'assenza di De Rossi: "Daniele ha avuto dei piccoli problemi che ha risolto poco più di una settimana fa. E' prima una grande persona e poi un grande giocatore, si sta allenando perché ha tanta voglia di Roma e di Nazionale. Non sta a me dire quanto sia attaccato a questa maglia, lo dice la sua storia".
Sul ruolo: "I numeri lasciano il tempo che trovano. Una chiave sarà quella di cercare di non fare giocare la Spagna, li affronteremo senza paura".
Sul Belgio: "Sono candidati al titolo, conosco Radja ed è uno dei centrocampisti più forti in circolazione. Sono un'ottima squadra".
Sulla Svezia e Ibrahimovic: "La Svezia è Ibrahimovic, non sarà facile fermarlo. E' uno dei primi al mondo, fermare lui vuol dire fermare almeno il 50% della Svezia".
Sulle sensazioni del gruppo: "Sono assolutamente positive, siamo un gruppo ben amalgamato. C'è ed è coeso, non sarà un problema. Abbiamo giocato buone partite anche se non è arrivato il risultato, nel calcio purtroppo o per fortuna conta solo quello. Abbiamo giocatori che riescono a cambiarci modulo con facilità".
Sullo stato d'animo dopo gli attentati: "Siamo persone, ma agli Europei rappresentiamo una Nazione. Saremo in Francia per affrontare una competizione importante che deve portare gioia e non apprensione a chi ci viene a vedere, anche se so che non sarà facile. Non siamo lì per portare problemi".
Su eventuali partite a porte chiuse: "Noi siamo lì per giocare, non prendiamo noi le decisioni".
Sulle parole di Conte di ieri e sul garage: "E' come se un giocatore stesse fermo 4 mesi... è normale. E' un allenatore di campo, ha bisogno di lavorare tutti i giorni coi suoi ragazzi".