La Nazionale di Roberto Mancini torna in campo, l'appuntamento è fissato per la serata di domani a Genova contro l'Ucraina. Una amichevole allo Stadio Ferraris che è soprattutto una occasione per ricordare le vittime della tragedia del Ponte Morandi e per portare avanti le iniziative benefiche pensate per sostenere le famiglie di chi ha perso la vita e gli sfollati dopo il crollo del ponte. Il ct azzurro e la squadra - così come Shevchenko e il suo staff prima - si sono recati sul luogo del crollo e hanno vissuto momenti di grande commozione.
In seguito il gruppo si è recato allo stadio per il sopralluogo sul campo e per la consueta conferenza stampa della vigilia. Queste le parole di Mancini in sala stampa: "Credo che l'emozione provata oggi sia stato un sentimento generale - ha iniziato dicendo il ct parlando della visita al Ponte Morandi - quando si arriva sul
posto è una cosa terribile. Un conto è vederlo alla tv, cosa già non
bellissima, ma quando arrivi lì sotto vedendo quel pezzo di ponte che
manca e pensare a quello che è accaduto per me, che vedo Genova come un pezzo di
vita, è una cosa terribile".
Poi si passa a parlare di campo: "Non c'è un problema attacco, abbiamo convocato in più Lasagna dell'Udinese che arriverà stasera e abbiamo a disposizione diversi giocatori offensivi. Il 4-2-3-1? Un tridente ci sarà sicuro, come ho detto in precedenza ci saranno giocatori che scenderanno in campo in entrambe le partite. Potremmo anche provare un uomo dietro le punte. Verratti torna a disposizione dopo un po' di tempo. Per me è importante vederlo insieme ad altri giocatori ma è chiaro che vederlo nel club è diverso che vederlo in Nazionale".
E ancora: "In porta gioca Donnarumma. Per quanto riguarda Chiellini non so se giocherà entrambe le partite, dipende chiaramente da come sta fisicamente. Da tutti mi aspetto intanto portare un po' di gioia alla popolazione genovese che verrà allo stadio e una vittoria fa sempre felici tutti. Spero che la squadra faccia una buona gara domani sera".
"Solitamente in una squadra il leader può essere quello che più esperienza - ha aggiunto il ct parlando della necessità di avere una gioda anche in campo - giocare in Nazionale non è semplice e uno può essere leader per esperienza o leader tecnico. Noi abbiamo giocatori tecnicamente validi e la mia speranza è che ce ne siano tanti leader tecnici. Spero, poi, che la squadra non soffra la 'sindrome da amichevole': abbiamo bisogno di iniziare anche a vincere perchè è importante. L'Ucraina è un'ottima squadra, stanno ringiovanendo la rosa e i tecnici sono comunque italiani".
In chiusura, un occhio sugli indizi arrivati nelle prime giornate di campionato: "Il fatto che Insigne nelle ultime partite abbia cambiato un po' ruolo e continua ad essere un giocatore importante, Bernardeschi continua a migliorare - ha concluso Mancini - oggi penso che i giocatori stiano meglio, mi spiace solo aver perso quattro-cinque calciatori per infortunio".