Domenica 16 ottobre alle ore 18 torna in campo il Napoli (CLICCA QUI per leggere la probabile formazione) per la partita contro il Bologna. Reduce dalla quarta vittoria consecutiva in Champions League, gli azzurri si presentano alla sfida come una delle squadre più in forma d'Europa. Il 4-2 contro l'Ajax al Maradona ne è la conferma. Con 23 punti, il Napoli è anche al primo posto in classifica con l'Atalanta a -2. Un periodo d'oro che si sta rispecchiando sugli spalti, come afferma Spalletti in conferenza stampa. "Riavere lo stadio pieno era quello che si sogna dall'inizio dell'anno, il Maradona in festa. Mi fa piacere perché il mio lavoro è dare gioia a chi ama il Napoli e lo sto realizzando, ma finisce dopo la partita. Le aspettative crescono, devi fare sempre quella roba lì. Da una parte ti rende felice, ma poi sai che la volta dopo devi aggiungere ancora qualcosa".
Napoli, le parole di Spalletti
L'allenatore poi prosegue. "Continuano a dire che io farò casino, ma è un brodino riscaldato. Per il futuro dirò sempre che si valuta un anno per volta. Si può giocare meglio di così. Qualcosa abbiamo sbagliato anche nell'ultima partita. Poi se si pensa che possiamo fare ancora meglio siamo travolti dalla felicità. Ad oggi abbiamo ottenuto grandi risultati, ma se si guarda bene soprattutto in campionato sono tutte lì a pochi punti. È la classifica che ci tiene con i piedi per terra ed il fatto che c'è sempre qualcosa da migliorare. Poi non sappiamo dove si può arrivare: il nostro obiettivo è vincere le partite e questo ci dà autostima e tranquillità per le prossime".
"Noi facciamo il calcolo su noi stessi", afferma Spalletti. "Ci chiediamo quanto siamo forti noi, non gli avversari, quello è stimolante. Si vede se gli altri saranno all'altezza o superiori, ma valutiamo ciò che abbiamo noi. La mia squadra si sente viva portando la palla". Ed è una delle qualità più importanti della squadra insieme "alla voglia di contagiarsi della forza dei compagni. Sarebbe bello sentirsi dentro quell'atteggiamento da non poterne fare a meno, è quello che dà davvero forza al gruppo. Tutti vogliono dare di più per contagiare l'altro compagno".
Negli scorsi giorni anche l'ex Ajax Krol ha incontrato ed elogiato il Napoli. "Per me è emozione pura. La mia generazione lo ricorda con quel fisico, quella personalità, entrare fino alla trequarti avversaria. Lui quello che si fa ora lo faceva ai suoi tempi, l'Ajax ha insegnato calcio e già lo faceva. Non importa ci dica niente per trasferirci emozioni, è bastato vederlo".
L'allenatore poi continua parlando della gestione dell'attacco: "È facile, si gioca in 11 e le rose vengono fatte di 25 calciatori. È importante in alcune posizioni avere queste risorse. Se non avessimo avuto Raspadori e Simeone sarebbe stata dura vincere tutte queste partite. Ora man mano si valuterà e si terrà conto della forza dei calciatori e dell'atteggiamento corretto. Ogni gara è un viaggio verso l'ignoto, la bravura è renderlo prevedibile. Voi siete in difficoltà nell'indovinare la formazione, ma loro sono una risorsa per me".