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Data: 20/11/2017 -

Napoli, Sarri: "Non è obbligatorio passare il turno. Voglio cuore e anima"

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Ultima chiamata: vincere, per tenere vive le speranze di qualificazione. Difficile, ma non impossibile, per il Napoli di Maurizio Sarri, che incanta in Italia ma che in Champions rischia di non trovare un posto per gli ottavi di finale. L’allenatore, in compagnia di Allan, ha presentato la partita contro lo Shakhtar Donetsk, diretto concorrente per il piazzamento utile. “Non è obbligatorio passare il turno. La situazione di classifica è difficile, c'è un piccolo spiraglio che si intravede e dobbiamo provare a spalancarlo e ad entrarci dentro. Non è il momento di fare calcoli ma di giocare con cuore ed anima perché non possiamo rischiare di lasciare la Champions senza aver dato tutto. Con il Milan abbiamo corso tanto ma anche domani mi aspetto una partita vibrante contro una squadra che gioca un calcio pericoloso e cui dovremo forse concedere degli spazi, però mi attendo una grande prestazione dal punto di vista della mentalità. Il livello della competizione è altissimo, quello del City lo è ancora di più. Mediamente si segna di più rispetto al campionato e domani ci mancherà pure Koulibaly che è un giocatore importante, dovremo ovviare alla sua assenza. Qualche gol stupido lo abbiamo preso quest’anno” ha detto Sarri.

L’attenzione si è spostata sugli avversari: “Loro hanno un allenatore bravo, giocano un calcio non banale. Se facessero il campionato italiano non sarebbero sesti o settimi, forse tutti, compresi noi, abbiamo sottovalutato questa squadra. Possiamo fare di più rispetto all'andata, non toglierei nessuno a loro che hanno giocatori divertenti, perché a me piace vincere ma anche divertirmi: forse il più pericoloso è Tyson ma mi piace molto anche Fred. Vedremo se Mario Rui sarà in grado di recuperare. Hamsik è un fuoriclasse assoluto, può avere periodo in cui non rende al 100% e non è ora nel suo massimo splendore, ma io lo sosterrò in maniera totale”. Infine, una battuta sulle dimissioni di Tavecchio: “Non amo la politica sportiva, spero che tra qualche anno mi piacerà di più. Bisogna fare scelte di campo, a livello di strutture la situazione è drammatica e non abbiamo i presidenti delle due leghe maggiori. È inevitabile una riforma dei calendari evitando le soste e sistemando le nazionali a fine stagione”.

Queste, invece, le parole di Allan: “La qualificazione non dipende più solo da noi, il gioco dello Shakhtar è simile al nostro. Non so se giocherò dall’inizio. Sogno di conquistare un posto con la nazionale, se faccio bene col Napoli avrò questa possibilità forse. Siamo maturati tanto, ora sappiamo vincere anche giocando meno bene e ci difendiamo meglio. E possiamo ancora migliorare”.



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