Amir Rrahmani ha parlato ai microfoni del quotidiano Roma. Il difensore del Napoli ha analizzato la crescita che lo ha visto protagonista a livello individuale in questi due anni in maglia azzurra.
"Se fossi italiano tutti parlerebbero di me"
Amir Rrahmani è riuscito in questa stagione a prendersi il posto da titolare nella difesa azzurra. Il kosovaro ha parlato delle poche attenzioni ricevute da parte dei media, nonostante la sua bella stagione: "Dico da sempre che se fossi stato italiano avrebbero parlato tutti di me. A quanto pare la mia nazione non è famosa calcisticamente parlando. Significa che devo impegnarmi ancora di più in modo tale da costringere la critica a seguirmi".
Il difensore kosovaro ha proseguito analizzando l'impatto e la crescita che lo ha visto protagonista dal suo arrivo a Napoli: "Sapevo che era difficile esprimermi in una grande squadra, soprattutto perché venivo da un Verona che difendeva a tre e marcava a uomo. Conoscevo però le mie qualità e quando ho cominciato ad avere continuità i risultati si sono visti. Adesso è arrivato il momento di capitalizzare tutto quello che di buono sto facendo migliorando le prestazioni".
"Erede di Koulibaly? Non ci sarebbero problemi"
Rrahmani ha infine voluto spendere delle parole su Luciano Spalletti e sul suo possibile ruolo di erede di Koulibaly: "Spalletti è bravo, sa preparare bene le partite. Vuole sempre che siamo concentrati. Ci tratta tutti allo stesso modo in maniera professionale. Erede di Koulibaly? È una responsabilità grossa perché Koulibaly è Koulibaly. È il leader, ma se dovesse accedere non ci sarebbero problemi. Quando si cresce aumentano le responsabilità e quindi sono pronto. Per me sarebbe un privilegio".