Dopo un'altra stagione tormentata dagli infortuni, ma conclusa in modo più che positivo, Arek Milik ha deciso di raccontarsi ai microfoni della pagina ufficiale della Serie A Tim. L'attaccante del Napoli e della Nazionale polacca ha raccontato la sua infanzia e descritto l'emozione di giocare il Mondiale in Russia.
L'ex Ajax ha risposto ad alcune domande riguardo i propri punti di forza e sottolineando alcuni aspetti riguardo il paragone con Lewandowski: “Sono cresciuto nel mondo del calcio, in Polonia dove sono nato il calcio è il primo sport e conta più di tutto. Il mio punto di forza? La testa, si sa che conta molto il corpo, ma nel calcio è ugualmente importante anche la testa. Non mi arrendo mai, questa è la mia mentalità. Non mi piace essere paragonato a Lewandowski, siamo molto diversi: Robert è un grande giocatore, il capitano della Nazionale è la superstar della nostra squadra".
"Quando sono arrivato a Napoli ho subito chiesto di portarmi al mare, è una città fantastica, c’è sempre il sole e ci sono tanti bei posti. Gli infortuni? Io sono ottimista e cerco sempre di trovare il lato positivo delle cose. Al momento ho avuto più momenti negativi perché gli infortuni hanno oscurato un po’ il tutto. L’infortunio è stato un periodo duro della mia vita, spero adesso arrivino dei bei momenti".
Infine sul Mondiale e la Serie A: "Sto bene in Serie A, è un campionato speciale: sono rimasto impressionato dagli aspetti tecnici, la tattica è molto elevata. Mondiale? Ovviamente vogliamo vincere, è un torneo della vita per noi giocatori".