A Napoli splende il sole, così come nel cuore di Arkadiusz Milik. L'attaccante polacco, dopo due anni di dolori e infortuni, è tornato a sorridere. 18 reti in 35 partite il suo bottino stagionale, quanto basta per convincere Ancelotti a puntare su di lui. Pilastro dell'attacco azzurro, che con i suoi centimentri e il suo senso del gol dovrà cercare di spingere gli azzurri fino alla finale dell'Europa League.
"Qualora dovessimo battere l'Arsenal, vedremo la finale un po' più vicina - ha spiegato il polacco in esclusiva a Sky Sport - come dico sempre, per vincere una coppa devi battere le più forti". Carico, come lo sarà sul prato dell'Olimpico contro la Roma del rivale Dzeko: "Una partita molto dura. Edin è un grande giocatore, sa tenere i palloni, sa far salire la squadra e sa segnare".
Cercherà di aiutare ancora una volta i suoi compagni, perchè: "Dopo alcune difficioltà, è spuntato il sole - spiega con il sorriso - sono molto felice della mia stagione, finalmente sto giocando con continuità e ho il sorriso dopo ogni partita. Sono riuscito a fare anche diversi gol e questo mi soddisfa. Ci sono ancora tante cose da potersi conquistare insieme". Ma l'attaccante polacco non si accontenta: "Non penso che Napoli stia vedendo il miglior Milik. Ho passato anni difficili, che hanno lasciato cose in cui posso ancora migliorare. So che posso crescere ancora tanto come giocatore, che posso aiutare di più la squadra. Servirà un po’ di tempo. Spero di crescere ulteriormente il prossimo anno".
In panchina ci sarà sempre Carlo Ancelotti, con cui il rapporto è più che positivo: "Andiamo d'accordo - ha svelato - stiamo lavorando con un grande allenatore, che ha saputo vincere ovunque. E con una grande persona. Devo continuare a giocare bene sul campo, così il mister sarà più felice". 18 i gol stagionali, appunto. Il più bello: "Quello di punizione segnato alla Lazio - ammette - Kane, Lewandowski, Suarez: ci sono tante punte che stanno facendo cose buone. Se riesco a prendere qualcosa da tutti loro, allora il mio gioco sarà migliore. Ripeto, voglio crescere ancora tanto".
Un accenno al passato quando si parla di Ajax-Juve: "I bianconeri affronteranno una partita difficile. Soprattutto ad Amsterdam, dove l'Ajax creerà tante palle gol". Poi il futuro: "A Napoli sto bene, vorrei restarci. In fin dei conti questo è il primo anno per me, perché negli altri due ho giocato pochissimo". Infine un accenno a quanto detto su Insigne (Mertens merita la fascia): "Come spesso accade quando parlo dalla Polonia, ci sono molti giornalisti che traducono male quanto dico. Non ho mai detto che Insigne non merita la fascia da capitano. È una grande persona che merita tutto. Sottolineavo soltanto il fatto che ci siano tanti in questa squadra che hanno i valori giusti per fare il capitano".