Proprio loro, Milik e Mertens: la strana coppia. Perché Carlo Ancelotti, prima di oggi, soltanto in un'altra occasione li aveva schierati insieme, contro l'Udinese lo scorso 20 ottobre. L'allenatore non ha quasi mai voluto privarsi di Lorenzo Insigne, affiancandolo con uno dei due di volta in volta o sperimentando altre soluzioni coinvolgendo Ounas. In questo caso, però, non c'erano troppe alternative: nonostante il divario tecnico, la gara col Bologna era delicata, doveva essere vinta dagli azzurri per respingere il tentativo di accorciare dell'Inter. Senza Insigne, squalificato anche per la prossima sfida, Ancelotti non ci ha dovuto ragionare troppo, mettendoli in campo entrambi.
Arkadiusz Milik ha confermato l'ottimo momento di forma, rendendosi autore di una doppietta che gli fa raggiungere la doppia cifra in campionato. Pur non avendo avuto sinora una particolare costanza di impiego, il polacco è riuscito a lasciare il segno con continuità. In 1069 minuti giocati in campionato quest'anno, ha segnato 10 reti: una media di un gol ogni 106,9 minuti, superiore anche a quella di Cristiano Ronaldo (un gol ogni 117'). Per l'attaccante è la quinta doppietta realizzata in Serie A, per la seconda volta al Bologna. La prima fu all'inizio della sua esperienza in azzurro, quando Napoli cominciava ad esaltarsi per le prodezze di un calciatore schivo ma serio, che al silenzio della parola preferiva il boato del gol.
In vista dell'incontro con la Lazio, alla ripresa del campionato, i segnali in questo senso sono incoraggianti: la "strana coppia" funziona e può essere riproposta anche in futuro. Ancora una volta, l'illuminazione al Napoli potrebbe essere arrivata dalla necessità, come accadde quando Mertens fu inventato centravanti. Il belga ha evitato agli azzurri un altro passo falso, che avrebbe aumentato lo scoramento dopo la sconfitta di San Siro. Invece, la squadra di Ancelotti può congedarsi dal 2018 mantenendo le distanze invariate dalle rivali. Ma probabilmente con una soluzione offensiva in più.