Un ritorno e un nuovo inizio. La nuova avventura in maglia azzurra per Fernando Llorente è iniziata quest'oggi con la presentazione alla stampa al Trainin Center di Castel Volturno. L'ultimo acquisto del Napoli della sessione di mercato che si è appena chiusa ha parlato della sua scelta di venire al Napoli e dell'entusiasmo "come quello di un bambino" che prova in questi giorni. Ecco le sue parole:
"Ho aspettato il Napoli perchè è una grandissima squadra, la seconda forza d'Italia da molti anni ormai. Avevo tanta voglia di continuare a giocare in una grandissima squadra e giocare ancora la Champions League. Non è stato facile perché, ho avuto tante opzioni e offerte da tutto il mondo, alla fine per me la cosa più importante era restare in un campionato importante. La Serie A sta crescendo tantissimo, non vedo l'ora di scendere in campo e aiutare la squadra. Se sono pronto per la Sampdoria? Ho cercato di allenarmi da solo, ma non è mai lo stesso: prendere ritmo non ho potuto farlo in questi mesi, ma penso che non sono arrivato malissimo qui.
Sono lo stesso giocatore di quando ero alla Juve, solo con più esperienza: con più anni di età. La Premier mi ha fatto bene, un campionato bellissimo. Sono molto contento di tornare in Italia e spero di fare bene come nella stagione 13/14. Non dico quanti gol farò, ma lascerò il cuore per questa maglia e darò il meglio. Per far contenti i tifosi spero di fare tanti gol.
Sfida Juve-Napoli? Ho tanto entusiasmo, la stessa di quando ero un bimbo. Non vedo l'ora di essere in campo e aiutare la squadra. Di fare gol e quello che significa fare gol. Napoli-Liverpool? E' una sensazione strana, poco fa abbiamo avuto una grande delusione: perdere una finale fa malissimo, è la seconda volta che mi succede. Avevo fatto una delle migliori gare con lo Swansea ad Anfield vincendo 3-2. Poi la finale di Champions, dobbiamo fare bene contro di loro. Come si batte la Juventus? Non è mai facile, quando ero a Siviglia ho giocato contro di loro, fatto gol e vinto 1-0. So cosa significa vincere contro di loro, una partita ma vincere un campionato contro di loro è difficile. Hanno due squadre, con una panchina fortissima.
Scudetto o Champions? Se devo decidere tra le due preferisco la Champions! Ho perso due finali e qualcosa rimane, la voglia di tornare lì e vincerla. Il Napoli mi ha convinto perchè è una società che sta lavorando benissimo negli ultimi anni, con un grandissimo allenatore come Carlo. Non vedevo l'ora di lavorare per lui, speriamo possa migliorare tanto con lui e imparare tante cose. Com'era il Napoli ai tempi della Juve e com'è ora? Era fortissimo anche al tempo, erano lì con la Roma fra secondo e terzo posto. Squadra fortissima, sempre difficile giocare al San Paolo. Non vedo l'ora di giocare con i compagni lì.
Le differenze ambientali, dello spogliatoio con la Juve? Penso che ti rendi conto subito del calore della gente, è veramente così: tutti mi stanno dando grande affetto, è qualcosa di meraviglioso sentire questo. Spero di avere l'opportunità di ripagarlo in campo con tanti gol. Di club, sono due grandissime squadre e penso che il Napoli ogni anno sta crescendo tantissimo. Sono veramente felicissimo, questi primi giorni sono stati alla grande. Non vedo l'ora di continuare ad allenarmi, cercare di essere in forma al più presto possibile. Questa squadra può vincere. Dobbiamo crederci, io penso di sì.
Numero 9? E' un peso che sono abituato ad avere sulle spalle, è il numero che mi piace di più. Mi identifica, sia a Bilbao che allo Swansea ho fatto tanti gol con questa maglia. E' il mio preferito, alla fine è solo un numero. Mi piace tanto portarlo e speriamo che mi porti fortuna. Conte, Sarri, Ancelotti. Sicuramente è una Serie A fortissima, le squadre si sono rinforzate tantissimo. Ci sono squadre forti adesso, sarà dura. Dobbiamo esser forti di testa, non mollando mai perchè è un campionato molto difficile.
La chiamata di Ancelotti? Quando ti chiama Ancelotti subito ti convince, è davvero un grandissimo allenatore: ha allenato le migliori squadre al mondo, avevo tanta voglia di lavorare con lui. Scudetto? C'è la voglia di alzare un trofeo, ma non dobbiamo metterci pressione, la pressione ce l'ha la Juventus. Noi dobbiamo andare partita dopo partita, pian piano prendere fiducia, lavorare bene. E non perdere mai la fede che a fine campionato possiamo esser lì e vincerla. Dobbiamo esser pronti".