Cinema e calcio, due mondi sempre intrecciati per Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli, in collegamento da Milano dove si trova per la tre giorni di eventi "FuoriCinema" ha parlato a Sky Sport. Come al solito tanti spunti: "Il mio grande sogno? Quello legato al calcio è di fare delle squadre che siano competitive in Italia e in Europa e che facciano divertire il pubblico. Poi, speriamo di vincerlo questo scudetto. I 128 milioni spesi sul mercato sono uno sforzo enorme in tal senso; e poi bisogna cambiare i campionati per fare in modo che i fatturati aumentino in modo più equo". Capitolo stadio San Paolo: "Non vado più al San Paolo perché non riesco più a vedere un tubo, ho visto due-tre partite in tv e mi sono sentito rinfrancato, al San Paolo mi sentivo come un cieco. Poi quest'anno starò molto di più all'estero rispetto al recente passato. Stadio di proprietà? Certo, ne costruirò uno a Napoli, lo farò a modo mio come le poltrone al teatro, sarà uno stadio da 20.000 posti e così sarà sempre pieno".
Dallo stadio a chi ci giocherà: "Milik come Cavani e Higuain? Lui è un ragazzo a posto ma ha caratteristiche diverse, è bravo di testa e opportunista, però la squadra non si sta basando su un giocatore ma sta giocando in maniera più omogenea. L'anno scorso si giocava in funzione di Higuain e questo gli ha permesso di segnare 36 gol, quest'anno tutti sono destinati a segnare. Ci siamo rinforzati soprattutto a centrocampo, lì ne vedremo delle belle". Un sogno, forse, potrebbe essere Ibrahimovic: "Mi piace molto. Ibrahimovic è una persona straordinaria, ho cenato con lui, mi ha illuminato. Educato, garbato, colto e simpatico, ci si può parlare di tutto. Ma il Napoli non può permetterselo. In futuro? Chi lo sa..."