Napoli, De Laurentiis: "Non compro per far stare in panchina, continue...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 21/12/2017 -

Napoli, De Laurentiis: "Non compro per far stare in panchina, continueremo a spendere con intelligenza"

profile picture
profile picture

Primo posto in classifica ed ultime due gare da giocare nel 2017 contro Sampdoria e Crotone. Il Napoli sogna in grande, in città c'è voglia di festeggiare qualcosa d'importante al San Paolo. E di questo, e tanto altro, ha parlato il presidente Aurelio De Laurentiis alla presentazione della mostra "Il Napoli nel mito- storie, campioni e trofei mai visti" al Museo archeologico nazionale di Napoli. Io ho rispetto per la storia del Napoli, per questo all'inizio fu chiamato Napoli Soccer, per creare un distinguo – ha detto il numero uno azzurro - Era una assurdità giocare in serie C e purtroppo ci siamo stati due anni, prima di riprendere la vecchia denominazione. Se non avessi avuto a cuore il Napoli avrei potuto chiamarlo Campania, ma la società ha voluto guardare sempre al futuro, comportandosi in modo autonomo fuori dal coro. Negli ultimi 10 anni abbiamo avuto certi standard, senza mai dover chiedere scusa a nessuno, ma il calcio sta cambiando ed è difficile rapportarsi con certi club europei. Noi siamo eroici, voi tifosi che ci seguite e noi industriali del pallone. Qui sono passati i Quagliarella, i Lavezzi, i Cavani, gli Higuain, i Mertens, Insigne e chi ne ha più ne metta. In 10 anni di storia ne abbiamo scritta parecchia. Non abbiamo vinto lo Scudetto, chiedo scusa, ma io non gioco e vorrei farlo segnando tanti gol. Ma a quelli che dicono 'chi compri'?', dico che non compro per far stare in panchina. Oggi con il recupero di Milik e Ghoulam, l'entrata di Inglese, dobbiamo stare attenti. Guardate quanto sta crescendo Mario Rui e lo stesso Ounas che piace molto al mister. Se giocasse dall'inizio non credete possa crescere con un maestro come Sarri? Quindi serve maturità, abbandoniamo il solito 'cacc e sord', ne abbiamo cacciati tanti e continueremo a farli, ma con intelligenza. Io voglio vedere come cambierà questo calcio con le nuove forze mondiali e dobbiamo avere i bilanci in ordine. Per me è un gioco da ragazzi andare e comprare, l'ho fatto per anni col cinema, ti metti lì e compri, ma far arrivare i risultati è un'altra cosa. Io non voglio dare mazzate ai tifosi, i risultati dipendono da tanti fattori. Ma anche sugli allenatori: ho portato Reja in A, poi Mazzarri ha fatto cose splendide, Benitez anni considerevoli. E Sarri quando lo presi mi misero gli striscioni in strada dicendo che è lui il protagonista. Io gli cedo lo spazio volentieri, è lui il regista che ho scelto per farmi il film più bello per i miei spettatori che sono i tifosi. Scusatemi tifosi se non sempre riesco a farvi felici, ma ci provo. Voi siete il mio unico gol. Scudetto o Champions? Non rinuncio a nulla, sognare è la cosa più bella. E' brutto quando non sogni"

Tags: Napoli



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!