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Data: 12/04/2023 -

Napoli, De Laurentiis: "Avevamo pensato a una serie tv sullo scudetto, ma prima vinciamolo"

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Le parole del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ai microfoni del De Telegraf
Le parole del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ai microfoni del De Telegraf

Lo scudetto a Napoli si avvicina e la festa è già iniziata. Tanto che "Abbiamo pensato di realizzare una serie tv, con la CBS negli Stati Uniti, o fare qualcosa legato a questo terzo scudetto. Ma prima lo dobbiamo vincere". Così ha parlato il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis ai microfoni del De Telegraf.

 

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Napoli, le parole di De Laurentiis

Il presidente ha continuato "Dopo Maradona e la caduta fino al fallimento, abbiamo tirato fuori il club dalla depressione. Siamo l'unico club italiano a giocare in Europa da quattordici anni, la Juventus si ferma a tredici". 

 

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Lo scudetto del Napoli potrebbe rappresentare anche una rinascita sociale per tutto il sud secondo De Laurentiis. "Il fatto che il Napoli non vinca lo scudetto da tanti anni non è dovuto solo al Napoli stesso, ma anche ad altri fattori che ora stanno lentamente ma inesorabilmente venendo a galla. Ma non voglio aggiungere altro a riguardo. Capisco che sia importante per i napoletani che il Napoli finalmente vinca di nuovo lo scudetto dopo 33 anni. Per Napoli e i suoi abitanti sembrerà un riscatto contro il nord Italia, una vendetta per chi si sente svantaggiato o discriminato. Tuttavia, mi batto perché il sud e il nord formino un'unità italiana. Non è facile, ma sono orgoglioso di portare la bellezza del sud nella nebbia del nord".

 

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Il presidente poi conclude: "Ho sempre considerato Napoli una città centrale, universale a livello europeo. Molti altri hanno visto la città in modo provinciale. Io lavoro per vincere. Quando siamo arrivati in Serie A, il Napoli era alla posizione 550 dei club al mondo. Dopo due o tre anni eravamo tra le migliori venti squadre europee e oggi siamo ai quarti di Champions League. Non sono i titoli e il successo a coronare la gloria, ma il lavoro che si fa per raggiungerli".



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