Che fa rima. Anche con immacolata, come la sua Europa League fino ad ora. E non da stasera, con la vittoria conquistata ai danni della Steaua Bucarest, ma da ben 19 partite consecutive. Si avete capito bene, l'allenatore dell'Osmanlispor Mustafa Reşit Akçay praticamente si è dimenticato di che forma sia fatta una sconfitta: diciannove partite giocate con quindici vittorie e quattro pareggi tra Trabzonspor e l’Osmanlispor, non certo due big da urlo del calcio Europeo.
L'incipit di questa piccola favola turca è datato Europa League 2013/14, nella "sua" Trebisonda con i Bordo-Mavililer. Nove vittorie e tre pareggi, contro avversari del calibro di Dinamo Minsk, Lazio e Legia Varsavia. Un cammino decisamente perfetto iniziato dal secondo turno preliminare e stoppato ai sedicesimi di finale dalla doppia sconfitta con la Juventus. Ma come, Mustafa Reşit Akçay non era quello che non perdeva mai? E infatti quelle due partite non le perse lui, ma solo il Trabzonspor. Lasciò la panchina dieci giorni prima della sfida ai bianconeri. Si parla di diverbi con la società, ma è probabile che Mustafa se lo sentisse: troppo forte la Juventus per rovinare tutto. Dopo l’anno sabbatico passato al Akhisar Belediye, quest’anno ha ricominciato come aveva finito. Dal primo turno preliminare di questa Europa League il suo Osmanlispor ha giocato sette partite. Il saldo? Che domande, sei vittorie, un pareggio e nessuna sconfitta. Il 20 ottobre però ci sarà la prova del nove. Ad Ankara arriverà il Villarreal. Rescissione di contratto o questa volta se la gioca?