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Data: 07/02/2018 -

Inter, a tutto Candreva: "Io come 'Un ragazzo fortunato' di Jovanotti. Icardi-Spalletti, due grandi. E il gruppo è unito"

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La passione per il gelato su tutto, tanto da non sbagliare un gusto durante la consueta prova iniziale. Poi Jovanotti e ‘Sono un ragazzo fortunato’ ben impressa nella mente: “Perché mi rispecchia totalmente”. Il desiderio di giocare un giorno con Messi e quello di "Assecondare da seconda punta Ibra e Adriano". A raccontarlo è proprio il diretto interessato, Antonio Candreva. Lo fa ospite di Drive Inter, il format televisivo del canale tematico nerazzurro. Il desiderio di fare un viaggio in compagnia con qualche calciatore che ha vinto un Mondiale o qualche trofeo importante: “Per avere la possibilità di farmi raccontare le emozioni”. Il ricordo delle notti magiche: “Ovvero l’arrivo in Champions e la coppa con la Lazio”. Alla base di tutto il piacere di far fare gol ai compagni, lui che: “Non ho il pallino del gol, anche se dispiace non aver mai segnato quest’anno. Ma personalmente – continua Candreva – mi sono sempre piaciuti i numeri 10, come Zidane e Baggio”. Innanzitutto, però, gli piace giocare a calcio: “Lo sognavo fin da piccolo. L’anno scorso, grazie a mio cugino Gianluca, siamo andati a Norcia. Abbiamo visitato le scuole e abbiamo deciso di regalare a quella gente un centro sportivo che già era in progetto”. Corsa, cuore e sacrificio non solo in campo, dunque, fin dai tempi della Lodigiani, dove passa otto anni bellissimi, quelli che ti riempiono di amicizie: “Ho iniziato da mezzala-trequartista. Poi ai tempi della Lazio, Reja mi ha provato esterno e lì sono rimasto”. E il suo compito è quello di servire un certo Icardi: “E’ una grandissima persona, oltre ad essere un Capitano e un giocatore esemplare. Può crescere ancora, siamo fortunati ad averlo con noi. Ma lavoriamo tutti bene insieme – racconta Candreva – siamo un gruppo che si prende in giro dalla mattina alla sera, che scherza su tutto e che si diverte. A guidarlo c’è Luciano Spalletti: “Peccato non averlo potuto incontrare prima. Riesce a tirarti fuori tutto, sia ciò che hai sia quello che pensi di non avere. Con lui ho un bel rapporto, perché è sincero e leale. Lo avessi avito quando ero più giovane chissà, probabilmente avrei avuto una crescita migliore".



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