"Alcune persone hanno un problema di bugie compulsive. Mi aspetto che domenica mattina queste persone si sveglieranno e avranno come primo pensiero José Mourinho e il Manchester United".
Sempre Special, anche nelle conferenze stampa. Alla vigilia della sfida con il Watford, Mou non ha risparmiato i giornalisti. Il motivo? Le critiche mosse al portoghese per la gestione e l'utilizzo di Marcus Rashford.
"Già so che mi criticheranno per non aver schierato Rashford. Ma non è colpa mia, è squalificato... - ha proseguito il manager portoghese -.
Forse andrebbe ricordato loro che domani non potrà giocare proprio per questo. In realtà, a differenza di molti altri suoi compagni dell’Under 21, Marcus è un calciatore importante per questa squadra, come lo dimostrano i minuti giocati.
Tuttavia, i media sono ossessionati con me e scrivono bugie compulsive”.
Poi si è affidato ai numeri: "In due stagioni con me, Rashford ha giocato 105 partite, 5.744 minuti, comprese 5 finali. Credo che chi parla del suo minutaggio e lo considera scarso sia un po' confuso".
Non solo: "Penso che qualcuno prenda un doppio stipendio, perché lavorano per i club e come giornalisti. E' umano e naturale. Non è etico ma lo accetto".
Insomma, l'attacco è partito forte e chiaro; tutto calcolato, così come i numeri dati a sostegno della sua tesi sul giusto impiego di Rashford nel suo United.
Comunque ora nessuna caduta è più ammessa per i Red Devils, già distanti 6 punti dalla vetta della classifica. Ma a proposito di scivoloni, durante la conferenza stampa c'è stato anche spazio per tornare su quello (goffo) dello stesso Mourinho a Wembley: "Le persone mi hanno chiamato e mi hanno chiesto di cadere a Wembley perché avevano bisogno di notizie su di me.
Così l'ho fatto apposta. È stato un bel volo! Ho salvato il telefono".
