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Data: 25/01/2016 -

Moriero: "Gli attaccanti dell'Inter devono svegliarsi, Eder lo comprerei subito"

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Francesco Moriero è uno che di attaccanti se ne intende, avendo avuto la capacità di affiancare grandi campioni per tutta la durata della sua lunga carriera. Nel periodo interista, dal ’97 al 2000, ha servito assist a pezzi da novanta come Ronaldo, Zamorano e Baggio, potendo ammirare il killer instict dei primi due e la poesia calcistica del Divin Codino.

Alla luce delle ultime dichiarazioni di Mancini e degli sterili risultati dell’attacco nerazzurro, Moriero entra nel merito della vicenda: “Quelle dichiarazioni? Uno sfogo per cercare di muovere un po’ le acque, di stimolare gli attaccanti – dichiara l’ex centrocampista dell’Inter ai microfoni di gianlucadimarzio.com - non dimentichiamoci che tre partite fa era una candidata allo scudetto”. Dal clima teso nascono dunque le remore di Mancini verso i suoi attaccanti, mai venute alla luce finora per la positività dei risultati: “Quando si vinceva 1-0 questi problemi non uscivano mai, è chiaro che contro squadre come il Carpi gli attaccanti devono fare la differenza; l’Inter non ha Higuain che fa gol in ogni momento e Icardi non sta giocando benissimo, all’attacco nerazzurro mancano tanto i suoi gol”.

Nello spogliatoio della Pinetina i borbottii crescono per numero e intensità, incastrando Mancini in un rebus di non facile soluzione; Icardi non segna come previsto, Jovetic non trova continuità di rendimento e Perisic appare ancora avulso dalle dinamiche del calcio italiano. “Icardi e Jovetic sono giocatori con caratteristiche diverse: uno non dovrebbe mai perdonare in area di rigore, l’altro è tutto fantasia e dribbling, sta a Mancini decidere se siano più o meno compatibili. A prescindere da questo – sferra l’attacco Moriero – devono darsi una mossa, sono giocatori dell’Inter e dovrebbero essere più cattivi, sfruttare tutte le occasioni che capitano, perché si sta parlando di una grande squadra che ha sempre avuto attaccanti fortissimi”.

Malgrado le parole dure nei confronti del reparto offensivo interista, l’ex centrocampista pugliese individua il bandolo della matassa nella tipologia di gioco espressa dai nerazzurri, esulando dal modulo utilizzato o dalle prestazioni dei singoli: “Parto dall’impostazione del gioco, bisogna iniziare dalla difesa e creare più spazi sugli esterni, così da poterli attaccare a dovere. All’Inter sta mancando la creazione di situazioni di gioco che mettano gli attaccanti in condizione di fare gol, che è quello che sta succedendo anche alla Roma con Dzeko”.

Intanto nella partita di ieri contro il Carpi si è messo in vetrina Rodrigo Palacio, accantonato dai più all’inizio della stagione e ancora di salvezza nei momenti più bui: “È uno che ha sempre fatto gol, ci punterei perché è un giocatore su cui si può fare affidamento, non ti tradisce mai. Sta a Mancini poi osservare gli attaccanti durante la settimana e decidere chi schierare, io non guarderei in faccia a nessuno e metterei i più in forma”.

In chiusura, una battuta sul mercato, con l’Inter che sembra aver chiuso per la cessione di Guarin in Cina e quindi pronta a reinvestire l’incasso su un nuovo attaccante. L’obiettivo numero uno è Eder: “Sta andando fortissimo, fa sempre gol ed è un giocatore che può fare la differenza. Lo comprerei di certo”. In un abulico reparto d’attacco dunque, ecco la luce che potrebbe rischiarare l’oscurità in cui l’Inter sta brancolando. Parola di Francesco Moriero.

di Andrea Zezza



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