Una lista lunga di acquisti e un modus operandi che sa di rivoluzione. Con quel “Presidente portaci in Europa” cantato dai tifosi che risuona nelle orecchie di Galliani e Berlusconi. L'ad e il pres ci credono e sul mercato stanno facendo di tutto per regalare a Stroppa una squadra competitiva. Dodici acquisti, di cui dieci italiani e potenziali titolari. E per la lode c’è ancora tempo. Magari con un colpo da novanta in attacco. L’importante sarà non porsi limiti. Infatti gli acquisti finora sono stati tanti e di qualità, dal ritorno di Pessina a Sensi, Marlon e Petagna. Segnale che la società si è mossa bene e alla svelta per formare una squadra in grado di affrontare il primo storico campionato di Serie A. Il Monza è dunque pronto a giocarsela: rivoluzione e voglia di stupire sono le parole d’ordine.
Monza, la scorsa stagione in Serie B
La promozione è arrivata al fotofinish, con quella dose di paura e impredivibiltà che alla fine rende tutto più bello. La finale playoff vinta ai supplementari contro il Pisa fotografa meglio di ogni altra cosa la stagione del Monza. La stessa squadra che, due settimane prima, aveva perso sul campo del Perugia gettando al vento ogni possibilità di promozione diretta. La squadra era da Serie A e ha meritato di andare su, nonostante qualche improvvisa battuta d’arresto o qualche prova di maturità fallita. Bisogna imparare a diventare una squadra pronta e occorrerà farlo in fretta. I playoff hanno fatto vedere che la squadra quando conta c’è: 4 vittorie su 4 tra semifinale contro il Brescia e finale contro il Pisa. In campionato, quindi playoff esclusi, quello dei biancorossi è stato il secondo miglior attacco con 62 gol fatti. In A sono pronti a ripetersi, con un Petagna in più.
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Allenatore: Giovanni Stroppa
“La Serie A è un altro sport, bisognerà partire forte”. Giovanni Stroppa ha le idee chiare e sente la fiducia della società. “Berlusconi e Galliani sono sempre stati dalla mia parte”. Questione di passione e di scelte condivise. Stroppa ha centrato la Serie A con il Monza dopo aver vinto, da giocatore, campionato e Supercoppa di C. Da allora sono passati più di trentadue anni. Altri tempi. Ha sempre pensato che per vincere servissero tutti e alla lunga ha avuto ragione lui. Promozione ottenuta e festa grande. Non per lui, o almeno non del tutto. “Non riesco a rilassarmi, ho la già la testa al prossimo campionato”. Così aveva dichiarato tre giorni dopo la vittoria contro il Pisa. Oggi la Serie A è alle porte e lui è più pronto che mai. D’altronde la testa è sempre stata lì.
La stella: Matteo Pessina
“Niente è bello come tornare a casa. Sono felice di essere di nuovo a Monza, la squadra della mia città”. Iniziava così la lettera di Matteo Pessina alla sua squadra, dove è cresciuto e ha fatto il settore giovanile. Oggi ci torna da campione d’Europa, da protagonista e titolare inamovibile. Si è chiuso un cerchio. Sarà riferimento e guida anche per i compagni più giovani, nonostante lui di anni ne abbia solo 25. Il richiamo di casa propria, degli amici, della famiglia tifosa del Monza è forte. Troppo forte anche solo per poterci pensare. Se poi ti convincono due come Galliani e Berlusconi, con il primo che ti ha visto crescere e ti scelse al Milan, non puoi neanche tentennare un secondo. Davanti a due che hanno vinto tutto in Italia e nel mondo e che hanno portato la squadra della tua città in A per la prima volta. En plein. Stroppa non vede l’ora di vederlo all’opera da mezz’ala nel suo 3-5-2, ruolo che ha già ricoperto in nazionale con Mancini con ottimi risultati. Inserimenti, assist e tanto altro. Matteo sa come si fa e la sua Monza non sta più nella pelle. Capitano mio capitano.
Le novità del calciomercato
Il Monza inizierà la sua stagione sabato sera contro il Torino di Juric. In casa all’U Power stadium davanti ai propri tifosi. I volti nuovi sono tanti, pronti a dare alla squadra quello che serve per dire la propria anche nella massima serie. Con gli arrivi di di Petagna e Pablo Marì - preso dall'Arsenal con la formula del prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza - l'ad del Monza ha letteralmente rivoluzionato la squadra a disposizione di Stroppa. In porta ha preso Cragno dal Cagliari, in difesa sono arrivati Ranocchia, Marlon - in prestito dallo Shakhtar Donetsk - e appunto Pablo Mari. A ci sarà destra Birindelli, acquistato dal Pisa, mentre in mezzo i nuovi saranno Sensi e il capitano Pessina. Davanti giocheranno Caprari, arrivato dal Verona, in coppia con Petagna preso in prestito con diritto di riscatto dal Napoli. Dal mercato sono arrivati anche Carboni, difensore centrale ex Cagliari e Filippo Ranocchia, di proprietà della Juventus che lo scorso anno ha giocato a Vicenza. Al momento partono dietro nelle gerarchie ma ci sara bisogno di tutti. Parola di Stroppa.
Come gioca il Monza: il modulo
Stroppa partirà dalle conferme dello scorso anno. Difesa a tre e attacco a due. Tante soluzioni da poter buttare dentro a partita in corso. Sono arrivati rinforzi in ogni ruolo, la rosa è profonda e competitiva. La difesa è stata completamente rivoluzionata, come anche l’attacco dove Valoti e Mota se la giocheranno con Petagna e Caprari per una maglia da titolare. Come detto tante soluzioni, tutte di qualità. In fondo è quello ci vuole per puntare in alto. Quel coro cantato alla festa promozione riecheggia ancora nella testa di Galliani e Berlusconi. Obiettivo segreto ma che si deve provare a inseguire. Con la testa e la spensieratezza di chi si affaccia alla Serie A per la prima volta. Il mercato la strada l’ha indicata, in città sognano in grande e puntano in alto. Senza limiti e con licenza di sognare. Adesso parlerà il campo. Benvenuti in paradiso.